Standard uniformi per le farmacie, aggregazione dei farmacisti in forme societarie per una gestione più efficiente. La strada per la sopravvivenza della farmacia passa anche da questi step, indicati nel convegno di Federfarma che si è svolto stamattina nell’ambito di PharmEvolution, la convention evento della farmaceutica inaugurata venerdì e che si concluderà in serata. Tre giorni di iniziative dedicate ai principali problemi, come alle potenzialità, del comparto. Una maratona di convegni, dibattiti e corsi Ecm nella cornice di un’esclusiva area fieristica, con 75 espositori tra le maggiori aziende di beni e servizi per la farmacia.
“Valiamo molto e facciamo gola al capitale – ha esordito la presidente di Federfarma nazionale Annarosa Racca -. Due terzi del Parlamento ha votato contro la liberalizzazione e questo vuol dire che riconosce il nostro ruolo di terminale del Servizio sanitario nazionale. Resta da affrontare il secondo nodo: l’arrivo dei capitali. Non dobbiamo averne paura, questa è una nuova sfida, un’opportunità”.
“Dobbiamo crescere dal punto di vista commerciale e raggiungere standard minimi in termini di servizi erogati – ha avvertito il vicepresidente di Federfarma nazionale e presidente di Federfarma Catania Gioacchino Nicolosi –. I network non sono fatti solo dalla distribuzione ma anche da realtà nuove che si affacciano sul mercato in modo intelligente, con efficienza. Questo passaggio, però, va governato per evitare intromissioni che possono mettere in crisi il sistema. Ben vengano le aggregazioni a patto che i titolari di farmacia rimangano protagonisti”. E il presidente delle farmacie rurali Alfredo Orlandi precisa: “Solo uniti e con professionalità possiamo vincere questa sfida”.
Tra i presenti il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione, che ha sottolineato il ruolo delle farmacie quale primo presidio sanitario territoriale.
Al tavolo dei lavori anche il direttore generale dell’Asp di Catania Giuseppe Giammanco che ha indicato nell’uniformità dei servizi sul territorio e nelle scelte innovative gli elementi vincenti per la farmacia del futuro.
Sempre in materia di aggregazioni, Antonello Mirone presidente di Federfarma servizi ha sottolineato che “rappresentano un efficientamento, purché non venga meno la vigilanza da parte del titolare dell’attività”. Nel suo intervento Massimo Mercati, direttore generale Aboca, ha evidenziato l’opportunità che tutti i farmacisti abbiano conoscenze di fisiopatologia. “Su questo – ha detto – possiamo fare sinergia”.Per Carlo Sensi, direttore commerciale Comifar, andranno delineandosi tanti network quanti sono i modelli di farmacia.
A conclusione del convegno, il presidente di Federfarma Sicilia Francesco Mangano ha illustrato il report sulla distribuzione per conto dei farmaci del Pht (Prontuario ospedale-territorio), che in un anno ha fatto risparmiare oltre cinquanta milioni di euro alla Regione, pari al 34,5% della spesa farmaceutica per i farmaci ad alto costo.