Un gruppo di studio composto dai sindaci dei comuni sede di ospedali e presidio sanitario (Ragusa, Vittoria, Modica, Comiso e Scicli) i rappresentanti sindacali di CGIL, CISIL, UIL aperto al contributo dei parlamentari regionali avrà il compito di sintetizzare e concretizzare una proposta complessiva, su scala provinciale, sul riordino dei posti letto nella rete ospedaliera della provincia di Ragusa. Proposta che sarà poi oggetto di confronto con il direttore generale dell’ASP di Ragusa, Gilotta, e con l’Assessorato Regionale alla Sanità per i provvedimenti consequenziali. Questo è il risultato dell’incontro svoltosi stamani nella sala consiliare di Palazzo San Domenico che ha visto la partecipazione dei sindaci di Modica, che ha convocato e presieduto l’incontro, di Pozzallo, del vice sindaco e del presidente del consiglio comunale di Scicli, dei parlamentari regionali, Ammatuna,Di Giacomo, Minardo e Ragusa,di una foltissima delegazione sindacale. per la CGIL il segretario generale Giovanni Avola, Angelo Tabbì della CGIL Sanità e Salvatore Rando RSU CGIL ospedaliera,per la CISL il segretario generale Giovanni Avola, Toni Rizza (CISL Sanità) Antonio Davì (CISL Medici), Vincenzo Romeo, segretario provinciale e Gianfranco Marino (CISL FP) e Pinuccio Lavima dello Snabi. Presenti i consiglieri comunali di Modica, Nigro,Cavallino,Aurnia, Mavilla,Cannata e Spadaro. Presente il Vicario Foraneo, Don Umberto Bonincontro. Gli interventi, numerosi, hanno evidenziato comuni denominatori: determinare un progetto unitario e coeso tra gli attori interessati al piano di riordino superando coloriture politiche e campanilismi e facendo leva sulle esigenze che salgano dal territorio per avere un proposta quanto più coerente possibile con la necessità di garantire non reparti o primariati ma bensì servizi efficienti per la collettività.In buona sostanza il piano di riparto degli ambiti (345 posti letto per Ragusa – Civile e Ompa) e (380 posti letto per Modica, Vittoria, Scicli e Comiso) non soddisfa quanti hanno partecipato all’incontro di stamani. E’ necessaria una rivisitazione delle esigenze e quindi dei posti letto.