“Ogni lunedì mattina piazza Duca degli Abruzzi, a Marina di Ragusa, si trova in uno stato pietoso. E la cosa più spiacevole è che ciò accade perché l’Amministrazione comunale ha impedito alla ditta che gestisce il servizio di igiene ambientale, la Busso Sebastiano, di effettuare interventi che non siano espressamente previsti dal capitolato d’appalto. Quindi, mentre prima la ditta animava le azioni di spazzamento anche in misura maggiore rispetto a quanto contemplato, ora abbiamo la spiacevole sorpresa di ritrovare, all’inizio della settimana, un luogo di incontro di tale importanza ridotto in pessime condizioni. Mi chiedo: ma che senso ha tutto questo?”. E’ il consigliere comunale Angelo Laporta a rivolgere l’interrogativo all’Amministrazione comunale dopo avere effettuato, ieri mattina, un sopralluogo in zona ed essersi reso conto della gravità della situazione. “A maggior ragione quando, come accaduto lo scorso fine settimana, le condizioni atmosferiche lo permettono – aggiunge Laporta – è chiaro che la gente si riversa in massa nelle zone marine e che, piuttosto, occorra un’azione supplementare di spazzamento. Invece, ieri mattina, i residenti di Marina si sono ritrovati con la piazza sporca sino all’inverosimile. Con il rischio che ciò continui a ripetersi anche nelle prossime settimane. Ma come, siamo stati invidiati da tutti, proprio per il grado di pulizia esistente nella nostra città, e ora ci siamo trovati costretti a compiere tutti questi passi all’indietro?”. Laporta, inoltre, evidenzia la questione del Centro comunale di raccolta di contrada Palazzo, sempre a Marina di Ragusa, dove la mancata apertura impedisce ai cittadini di conferire i rifiuti speciali, soprattutto gli scarti di potatura che, in questo periodo, cominciano ad essere realizzati per la manutenzione delle aree a verde antistanti le varie abitazioni. “Il centro – dice Laporta, che già in passato aveva sollevato il problema, poi momentaneamente risolto – è di nuovo chiuso. I cittadini non sanno dove conferire. E quelli meno coscienziosi abbandonano il materiale ovunque. Da qui la formazione di microdiscariche lungo i cigli stradali. Stesso problema riguarda, per quanto ci è dato sapere, il Centro comunale di raccolta a Ragusa. Ma perché l’Amministrazione comunale non si attiva? Come mai per quanto riguarda le politiche ambientali si stanno registrando queste situazioni così spiacevoli? Cosa bisogna fare per cercare di invertire la tendenza? Aspettiamo che dall’Amministrazione comunale arrivino risposte di un certo tipo. Sull’igiene ambientale della nostra città non si può più transigere oltre”.