Un amore per il teatro che dura da 48 anni e nel 2017 si festeggerà il cinquantesimo dalla nascita: La Piccola Accademia , c’è da sempre da quel 22 settembre del 1967 non si è mai fermata. La storica Compagnia teatrale stabile, poiché emblema del teatro ragusano, si accinge a dare alle scene la commedia “La vigilia di San Giovanni”, commedia in due tempi di Belisario Randone, tratta da Giovanni Verga, con la regia di Franco Calvanese e con il grande Marcello Perracchio nei panni di Mazzarò. Sul palco saliranno quasi tutti gli attori di 35 anni fa,( tranne coloro che sono passati a miglior vita come Maria Terranova, Biagio Miceli, Rosa Vitale e pochi altri) e due , tra cui Pasquale Spadola , impegnato nel set televisivo de “Il giovane Montalbano” e Giorgio Gurrieri. Tre le rappresentazioni al Teatro Don Bosco: il 28 marzo , il 10 e l’11 aprile sempre alle 21,15. La presentazione ufficiale dello spettacolo è avvenuta al Centro Servizi Culturali alla presenza del regista Franco Calvanese, dell’attore Marcello Perracchio, Pasquale Spadola e dell’ assessore alla Cultura Stefania Campo. Spadola , ha ricordato la continuità teatrale che la Piccola Accademia ha dato ai gruppi della città dopo i fasti che la videro protagonista assoluta prima al teatro Checco Durante, oggi Donnafugata e poi alla Falcone Borsellino. Marcello Perracchio di questa Compagnia è stato sempre il pilastro portante e fu da quella esperienza, infatti, che cominciò la sua scalata al successo nei vari teatri italiani e nei set cinematografici. Lui ha voluto rifare questo lavoro con la stessa distribuzione artistica di allora.
“Il passato – ha detto Perracchio- è una caparbia volontà di esserci. Parlando con tutti quelli che parteciparono al primo spettacolo ho visto che tutti hanno accettato di rimettersi in gioco. Indipendentemente dalla riuscita penso che la cosa più bella è stata quella di rivederci tutti. La Piccola Accademia, mio trampolino di lancio, rappresenta per me un momento importantissimo soprattutto per i rapporti che abbiamo intavolato tra di noi e penso soprattutto al maestro Biagio Miceli che prima di ogni spettacolo diceva la parolina scaramantica e un po’ volgare “In c.. alla balena”. Ogni volta che vado in scena- ha concluso Perracchio- sento sempre quella voce di Biagio. Questa commedia vuole essere anche un omaggio a Ragusa che non deve dimenticare le cose belle”.
E il regista Franco Calvanese ha ricordato il primo spettacolo del 1981 nello scenario naturale di Largo San Paolo in occasione della manifestazione Ibla Viva, voluta soprattutto dall’onorevole Corrado Diquattro. E proprio la foto di quello scenario ha fatto parte delle locandine attuali dello spettacolo per ricordare la spettacolarità di quella rappresentazione su un palcoscenico naturale.
Soddisfatta di questa nuova apparizione sul palco per la Piccola Accademia anche l’assessore Campo che ha ricordato come lo spettacolo si inserisce in un momento in cui la questione dei teatri della città è in pieno fermento e come i protagonisti della Piccola Accademia, tra cui Pasquale Spadola, sono stati tra i primi suoi interlocutori , coloro che l’hanno incoraggiata per la scelta dell’Ideal come teatro, poi del completamento dell’auditorium Quasimodo, la ristrutturazione della Sala Falcone-Borsellino, del teatro Marino e ancora del Teatro Tenda che sarà oggetto di nuovi interventi di insonorizzazione e non solo. L’idea di dar vita ad una scuola di teatro in città con il supporto dell’Ente non spaventa l’assessore Campo che ha detto: “ Ci sono già in città realtà teatrali di natura imprenditoriale e noi con la pubblicità del bando del teatro Quasimodo abbiamo già imposto la formazione di laboratori ma non solo per la formazione di attori ma anche per tutto quello che gira attorno al teatro, dal costumista al tecnico del suono o delle luci. E’ possibile formare altre professionalità e dare spazio anche ad artisti di arti varie per dare loro un’opportunità di lavoro in manifestazioni o set che interessano ormai da tanto la nostra provincia.
Marcello Perracchio a tal proposito ha voluto sottolineare : “ C’è il pericolo, però, che si formino dei giovani frustrati perché possano diventare semplicemente degli impiegati dello spettacolo. La scuola di teatro deve servire per la formazione globale della persona non per chi ha solo l’intento di entrare a far parte del mondo dello spettacolo o quello pieno di lustrini e della notorietà”.
Gli spettacoli sono a pagamento: 10 euro il biglietto che può essere acquistato in prevendita presso Assist di via Psaumida 38, telefono 0932258448 dalle ore 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 18, escluso il venerdì oppure al botteghino del teatro Don Bosco