PIOVE SUL BAGNATO IN VIA ROMA, ORA SI SGRETOLANO PURE I CALCINACCI DEL PALAZZO CHE SORGE ACCANTO AL PONTE

“Sembra non esserci pace per la via Roma in questo periodo. A tutti i problemi che già ci sono stati segnalati si aggiunge, ora, il crollo di calcinacci registratosi nel primo palazzo che si trova all’angolo con il ponte Nuovo, proprio di fronte all’hotel Mediterraneo. Una situazione estrema che ha spinto chi di competenza a transennare l’intera zona, per evitare rischi e pericoli in danno ai passanti”. La denuncia arriva dalla consigliera Elisa Marino che mette in rilievo come le difficoltà per quello che un tempo era definito l’ex salotto buono della città continuano ad accavallarsi. “Purtroppo, in queste ultime ore – afferma ancora la consigliera – alcuni elementi architettonici decorativi del palazzo in questione, risalente a decenni fa, si sono sgretolati per cui è stato necessario intervenire allo scopo di evitare che potessero insorgere potenziali pericoli per chi si trovava a transitare. Anche perché al piano terra insiste la vetrina di un negozio per cui sono in molti quelli che si fermano a guardare e potenzialmente avrebbero corso il rischio di essere colpiti. Certo, per quanto riguarda gli operatori commerciali di via Roma sembra piovere sul bagnato. Non bastavano i lavori di via Sant’Anna, non bastava la desertificazione che si registra con riferimento alle presenze, ora si aggiunge questa ulteriore limitazione che colpisce, in particolare, gli operatori della zona e, in maniera più evidente, il titolare dell’esercizio commerciale che è situato al piano terra dello stesso palazzo. Chiedo all’Amministrazione comunale di verificare il contenuto della segnalazione e di intervenire il più rapidamente possibile per favorire il ritorno alla normalità. Al momento, infatti, quest’area della via Roma si trova come cinturata d’assedio. Oltre alle transenne, infatti, ci sono i jersey per il passaggio delle auto, l’installazione sul ponte e i lavori per il ripristino del fognolo. Insomma, i commercianti non hanno alcuna speranza di fare affari. Un disastro”.