“Trasformare i rifiuti in energia è possibile – assicura Paolo Fuggetta, Business development manager e Presidente AssoProEnergy – attraverso questo processo che avviene in assenza di emissioni dannose per la salute del cittadino e che comporta un 5% circa di materiale da discarica”.
La Pirolisi viene presentata in provincia di Ragusa grazie ad un incontro formativo alla Scuola dello Sport patrocinato dalla Provincia regionale di Ragusa e dal Comune di Ragusa. “E’ importante scommettere sulle risorse tecnologiche – afferma l’Assessore Francesco Barone in rappresentanza del Comune di Ragusa – per trovare soluzioni utili alla collettività. Il problema dello smaltimento dei rifiuti è sempre più urgente, occorre quindi sperimentare nuove soluzioni che assicurino benessere ai cittadini e ritorno economico agli enti locali”.
“Una tecnologia utilizzata in Germania da ben 32 anni ma che è stata ulteriormente affinata in Italia – aggiunge Fuggetta -. L’impianto è in grado di trattare anche l’indifferenziata, risolvendo l’annoso problema dei rifiuti. Inoltre il processo chimico utilizzato garantisce nessuna emissione in atmosfera se non le due marmitte catalitiche dei due motori (in sostanza gruppi elettrogeni). Non ci sono turbine, non c’è impiego di vapore ad alta pressione e ad alta temperatura, non ci sono fumi, non ci sono rumori”.
Grazie a queste caratterisitche è possibile prevedere il posizionamento dell’impianto nei dintorni del centro abitato. “Se si posiziona entro i 3 Km – spiega Fuggetta – è possibile coprire parte del fabbisogno energetico di strutture importanti come un ospedale, per esempio”.
Alcuni comuni del ragusano stanno preparando i bandi per accedere ai sistemi di finanziamento a cui le Amministrazioni possono fare ricorso per la realizzazione degli impianti. Project financing e leasing in costruendo verranno analizzati rispetto alle nuove disposizioni di legge.
“Il costo di un impianto si aggira attorno ai 5 milioni di Euro – conclude Fuggetta – costi che vengono anticipati dagli appaltatori. Considerando che ogni anno il rendimento medio garantito è di circa 800mila Euro si tratta di un investimento sicuro. Come ogni altro progetto costruito in project financing, entro 20 anni il Comune torna ad essere unico proprietario dell’impianto”.
Viene salvaguardato anche l’impatto paesaggistico poichè un impianto di questo genere assomiglia ad un centro commerciale, ben adattandosi alla configurazione delle nostre periferie.