PISTA CICLABILE. LE MENZOGNE HANNO LE GAMBE CORTE

Corre l’obbligo di fare un po’ di chiarezza, perché il caso montato su Fb con quattro foto non sta proprio in piedi. Non è che la pista ciclabile non ha retto al violento acquazzone abbattutosi su Marina di Ragusa, non si è sciolta, non si è sgretolata, come qualcuno ha scritto. Basterebbe essere meno faziosi e un po’ più seri ed ammettere candidamente che il problema ha riguardato il sottosuolo, o meglio un tratto specifico di una conduttura fognaria, quella sì che non ha retto, infatti a sollevarsi è stata tutta l’area limitrofa ad un tombino. La pressione delle acque che ha innalzato di qualche centimetro la pista ciclabile, ha sollevato parte dell’asfalto della corsia che costeggia la pista, proprio in prossimità del tombino.

Una squadra di tecnici questa mattina è intervenuta sul posto e nel corso della giornata provvederà a videoispezionare il canale per comprendere le cause del sollevamento. Il cantiere è ancora aperto e gli operai incaricati dei lavori alla pista ciclabile continueranno il loro lavoro con professionalità e precisione.
Detto ciò, ci rendiamo conto che la mancanza di argomenti seri abbinata ad una voglia di protagonismo mai paga, costringe i nostri avversari politici ad inseguire ogni alito di vento, ad inventarsi storie e ad ingigantirle a dismisura, anche a rischio della loro credibilità. Certamente non siamo noi, però, a consigliarli come impiegare il loro tempo.