Presentata a Palazzo Grimaldi di Modica, con il patrocinio del Comune, l’opera “Un poeta non può morire”, raccolta degli atti del convegno organizzato nel dicembre del 2009, dedicata a Raffaele Poidomani. “Sarebbe stato imperdonabile – ha detto nel suo intervento il prof. Antonio Sichera, docente di letteratura italiana moderna e contemporanea nell’Università di Catania, che ha curato l’edizione del testo per la Casa editrice Leo S. Olschki di Firenze, – lasciare nel silenzio la parola di un grande autore. Poeta e scrittore di talento, Raffaele Poidomani è molto vicino a Carducci ed anche a Pascoli; un Pascoli recepito però quasi in maniera antipascoliana, perché Raffaele Poidomani preferisce rimanere nel solco della tradizione, abbinandosi, per maestria descrittiva, a Verga e Pirandello. Nella ricezione popolare potrebbe essere scambiato per un autore leggero, puramente comico. E questo sarebbe un grave errore. Basta infatti leggere i suoi scritti per sfatare questo luogo comune e rimanere incantati dalla sua capacità di rappresentare e contestualizzare con tragica intensità, accostandosi a Pirandello, l’”avvertimento del contrario”.
Le sue opere – ha aggiunto il prof. Sichera – confermano che la letteratura in Sicilia è testimone e figlia di una tradizione; la modernità che avanza, vista come una minaccia per la comunità, provoca una certa resistenza, che viene però superata grazie alla scrittura raccontata ad altri. Che, per quanto riguarda Raffaele Poidomani, è strumento di impegno politico, lotta, redenzione, riscatto, attenzione verso le fasce più deboli della popolazione”.
“C’è in lui – ha affermato il prof. Giuseppe Barone, preside della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania e presidente della Fondazione Grimaldi, – una presenza civile e politica da gustare e riscoprire. La sua satira-invettiva non scade mai nell’insulto, come succede oggi, nascondendosi dietro un nickname. Lui satireggiava mettendo nome e cognome. Predominante in tutte le sue opere l’impegno civico. I temi trattati nei giornali “La Nuova Provincia” (1956) e “Sicilia Est” (1963), con particolare riferimento all’accumularsi del debito pubblico, sono di attualità straordinaria. Con l’arma micidiale della satira politica, quando a Modica la DC locale era rappresentata dalle tre B, (Barone, Borrometi, Basile), non lasciò scampo ai più noti personaggi politici del tempo”.
In sala, fra i numerosi presenti, l’ex sindaco Saverio Terranova. All’importante evento, allietato dal reading di Carlo Cartier, con Pierpaolo Sichera alla chitarra, hanno preso parte il primo cittadino Antonello Buscema e l’assessore alla Cultura Annamaria Sammito, che ha ringraziato la famiglia Poidomani che ha contribuito al finanziamento dell’opera.