PRESENTATI I PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE GESTITI DAL CONSORZIO “LA CITTA’ SOLIDALE”

La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato due progetti di servizio civile presentati da Confcooperative e progettati dal consorzio “La Città Solidale” che ne curerà l’attuazione.

“Si tratta di due percorsi – spiega Maria Concetta Gurrieri, responsabile del settore per il Consorzio – che richiedono 22 volontari. Nove di essi svolgeranno il servizio per i disabili psicofisici assistiti dalle cooperative Nuovi orizzonti e Aiffas. Gli altri 13, invece, si dedicheranno alla fascia dei minori con disagio. Il bando di partecipazione è rivolto a tutti i ragazzi di età compresa tra i 18 anni ed i 29 non ancora compiuti. La scadenza è prevista per il 21 ottobre del 2011. Le domande possono essere presentate presso la sede del Consorzio in via Falcone 78 a Ragusa”.

“Il servizio civile – spiega Aurelio Guccione, presidente del Consorzio La Città Solidale – rappresenta un segno di evoluzione e di sviluppo sostenibile. Dal nostro punto di vista rappresenta anche un aspetto importante per affermare come l’economia sociale sia una via privilegiata per uscire dalla crisi. Avviare percorsi di servizio civile indica e definisce una società avanzata per un approccio positivo al walfere. Non si tratta di offrire un lavoro ai giovani, ma di dare loro l’opportunità di confrontarsi con il mondo della cooperazione. Una occasione che, ci auguriamo, possa divenire spunto formativo per i giovani coinvolti e, perché no, anche un modo per farsi conoscere dalle cooperative in cui opereranno. Ringraziamo Confcooperative che ci ha dato modo di presentare questi progetti confermando la sua vocazione ad essere davvero una casa per le cooperative”.

“Siamo orgogliosi del lavoro svolto da La Città solidale – afferma Giovani Gulino, vice commissario provinciale di Confcooperative – che si conferma una realtà eccellente e professionale. Sottolineo anche io il valore dell’economia sociale che è, ad oggi, l’unico settore che non registra licenziamenti o ricorso ad ammortizzatori sociali. È questa la faccia più bella dell’economia, soprattutto in un tessuto sociale come quello ibleo che ben conosce la cultura della cooperazione”.

“Invito i ragazzi che presenteranno la domanda di partecipazione – suggerisce Valentina Dimartino della cooperativa Educare – a mettersi in gioco con la voglia di crescere e di fare qualcosa di valido per gli altri prima ancora che per se stessi. Si tratta, infatti, di una esperienza importante che può formare la persona a trecentosessanta gradi”.