PRIMA PROPOSTA DI VOLI PER L’AEROPORTO DEGLI IBLEI

Mentre sul sito Enac ancora non compare  la indicazione dell’aeroporto degli iblei Ragusa-Comiso (d’altra parte non sono nemmeno trascorse 24 ore dall’autorizzazione ufficiale)  la prima compagnia aerea ha già poresentato richiesta di slots per la tratta Malta- Comiso-Ciampino con una domanda di almeno un volo giornaliero da portare anche a 4 se la domanda del territorio sarà sostenuta.

La compagnia siculo-maltese fa le cose sul serio e dopo gli incontri con Sac (Ing. Taverniti) Soaco (dott. Di Bennardo) ed i rispettivi direttori commerciali dei due enti che a diverso livello sovraintendono alla gestione dello scalo aereo degli iblei, hanno messo nero su bianco una una proposta in plico chiuso consegnata oggi direttamente al direttore dott. Paolo Dierna previa intesa con il dott. Dibennardo e l’Ing. Taverniti quest’ultimo proprio oggi a Roma per incontri con grandi imprenditori europei per Catania e Comiso.

Ora bisogna correre (pur con le dovute brevi analisi e riflessioni) nell’assicurare allo scalo ibleo il massimo di funzionalitè ed utenza perchè non dobbiamo scordare che i costi che i siciliani devono sostenere per l’aeroporto sono ingenti e non vorremmo che fra due anni, quando scadranno le risorse in atto appostate dalla Regione, si dovesse verificare una situazione finanziaria da “chiusura”.

Intanto, solo per parlarne, infuria la polemica dei costi per il ritiro della documentazione della operatività dell’aeroporto degli iblei a Roma presso l’Enac. Ragusa Oggi ha ricevuto decine e decine di telefonate ed una trentina di commenti tutti diretti alla inutilità che 18 persone siano andate (a spese nostre) a Roma per la passerella. Noi abbiamo risposto che non è il momento per questa polemica anche se, siamo totalmente d’accordo con chi ha criticato la scelta di essere presente.

Ne riparleremo appena sarà il momento di indicare con porole chiare e severe che non è più il momento di scherzare su queste cose e che a Roma poteva andare solo il Presidente Soaco o un qualsiasi funzionario a ritirare la documentazione (nessuna firma era infatti prevista) che si poteva anche ricevere  con la posta certificata, elettronica o con corriere come abbiamo fatto noi a riceverla da chi di dovere.