PROGETTO “AMIAMO ACATE”

 

Erano volate parole grosse ad Acate. Parole per dare voce ad un’opinione contraria alla presenza del Centro per richiedenti asilo gestito dalla Fondazione San Giovanni Battista nei pressi della scuola elementare cittadina. Le vibranti proteste di alcuni cittadini erano trascese nell’attacco personale e in toni gravemente offensivi. Al punto da costringere il presidente della Fondazione, Tonino Solarino, a sporgere una querela per diffamazione. In questi giorni, per fortuna, una valutazione più attenta dei fatti e scevra da paure e strumentali manipolazioni, ha portato ad una situazione più pacata. Il presidente, a fronte delle formali scuse avanzate da alcuni dimostranti, infatti, ha deciso di ritirare la querela.

“La protesta – si legge nella lettera di scuse – fu frutto di una superficiale valutazione degli eventi, non avendo cognizione del pregiatissimo ruolo svolto dalla sua persona nell’ambito della Fondazione San Giovanni Battista, operando nell’ambito della chiesa ragusana e dei nobili fini perseguiti da quest’ultima. Pertanto porgiamo formali scuse a lei e alla fondazione che rappresenta”.

Che la presenza del centro SPRAR possa rappresentare un motivo di crescita per la comunità acatese lo dimostra il fatto che i ragazzi stranieri stanno proseguendo nell loro progetto di sostegno al decoro urbano della cittadina che li ospita.

“I nostri ragazzi – spiega Tonino Solarino – hanno voglia di fare e rendersi utili. Dunque, cogliendo il senso delle direttive del Ministero dell’Interno tendenti alla qualificazione del loro tempo libero, abbiamo avviato alcuni percorsi di volontariato a servizio del Comune di Acate”.

Il progetto che Alessandro Guastella, responsabile del progetto SPRAR “Biscari”, ha presentato al sindaco si chiama “Amiamo Acate”. “Abbiamo già ottenuto la disponibilità del Primo cittadino – spiega Guastella – per pulire il campo sportivo. Adesso, a seguito di una ricognizione effettuata nei giorni scorsi con alcuni beneficiari ospiti e per dare seguito alla collaborazione già attiva con l’amministrazione comunale, ci siamo attivati per la pulizia dalle sterpaglie presenti nell’area adiacente la struttura di accoglienza, e nello specifico nelle vie Duca d’Aosta, Balilla, Trapani, Manzoni, Messina. Alcuni residenti di Acate ci hanno aiutato mettendo a disposizione strumenti e tempo. Il nostro progetto mira all’integrazione sociale dei cittadini stranieri ospiti del progetto con la comunità locale, attraverso percorsi di formazione, conoscenza del territorio, sensibilizzazione civica e attività socialmente utili. Siamo soddisfatti per quanto svolto finora e ci auguriamo possa esserci un proseguo collaborativo con l’amministrazione locale”.