La Provincia regionale partecipa al progetto di “caratterizzazione morfobioagronomica, organolettica e qualitativa di ecotipi di cipolla di Giarratana, ai fini del miglioramento genetico”. Questo è quanto emerso nel corso dell’incontro promosso dall’assessore provinciale allo Sviluppo Economico Enzo Cavallo che ha visto presenti, oltre al sindaco del comune di Giarratana Pino Lia, i responsabili tecnici del CNR (Centro regionale di Ricerca) e della facoltà di Agraria dell’Università di Catania. “Il progetto è attivo – dichiara l’assessore Enzo Cavallo – con compiti sperimentali, già con la corrente campagna agricola e vede il diretto e positivo coinvolgimento dei produttori operanti nel territorio di produzione che, oltre al comune di Giarratana, interessa anche un’ampia superficie dei territori di Monterosso Almo e Ragusa, zone autenticamente vocate e che per la loro natura caratterizzano e tipicizzano il prodotto. Da considerare – continua l’assessore Cavallo – che l’iniziativa, oltre che sul piano scientifico, è finalizzata ad obiettivi di carattere economico e gastronomico anche attraverso il coinvolgimento delle scuole alberghiere e le associazioni degli chef. All’incontro è emersa, altresì, l’esigenza di dover puntare ad un marchio di qualità in linea con la recente regolamentazione comunitaria per la definizione di un preciso disciplinare di produzione, ciò al fine di facilitarne la promozione e soprattutto per evitare abusi commerciali con l’uso del nome di “Cipolla di Giarratana” anche per produzioni di altre zone. “Importante e valido progetto – dichiara il sindaco Pino Lia – per la salvaguardia della cipolla di Giarratana, che vede, con questa iniziativa, un momento di sintesi a garanzia della qualità di un prodotto che deve diventare veicolo di sviluppo, non solo per il territorio di Giarratana ma anche per le zone montane limitrofe di Ragusa e Monterosso Almo. Significativo e produttivo impiego – conclude il sindaco Lia – di parte dei fondi ex – Insicem per il riequilibrio socio economico montano” “Non potevamo non intervenire – conclude invece Enzo Cavallo – a sostegno di un progetto particolarmente interessante che mira a valorizzare un prodotto, la cipolla di Giarratana, di grande importanza economica e gastronomica. Siamo convinti che occorre puntare al marchio IGP che individui ed ufficializzi il comprensorio ed il disciplinare di produzione per impedire che si continui a chiamare “di Giarratana” la cipolla prodotta altrove”.