La Cooperativa Sociale Proxima di Ragusa, iscritta alla seconda sezione del Registro degli enti ed associazioni che svolgono attività a favore degli immigrati, da anni lavora sul territorio con progetti volti all’individuazione e protezione delle vittime di tratta, grave sfruttamento sessuale e lavorativo.
Il 10 giugno 2016 è stato emanato il Bando 1/2016 del Dipartimento per le Pari Opportunità inerente al finanziamento per i progetti finalizzati a garantire il programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri, volto alla protezione ed alla reintegrazione sociale delle vittime.
L’8 agosto il DPO ha pubblicato la lista delle proposte progettuali ammesse alla concessione di contributo del Bando 1/2016, tra le quali è risultato idoneo il Progetto FARI, proposta progettuale della Cooperativa Proxima.
La Cooperativa Proxima ha il piacere di comunicare che dal 1 settembre 2016 il progetto FARI è attivo.
Il Progetto, che opera oltre che nel territorio di Ragusa, anche in quello di Caltanissetta, Enna e Siracusa, si compone di tre fasi: nella prima si attueranno concrete azioni di emersione finalizzate a creare una relazione di fiducia tale da permettere alla vittima di raggiungere consapevolezza della propria condizione di sfruttamento così da scegliere di sottrarvisi, in una seconda fase si svolgeranno azioni di prima assistenza che attenzionino i bisogni primari, di sicurezza e di sostegno socio-psicologico svolte all’interno di una struttura protetta ad indirizzo segreto. In una terza fase si svolgeranno azioni di seconda accoglienza finalizzate all’empowerment, integrazione e autonomia lavorativa fruendo delle strutture di seconda accoglienza e delle attività formative laboratoriali.
Il carattere innovativo del Progetto FARI è rappresentato dalle nuove attività laboratoriali e dalla creazione di un orto sinergico biologico che può rappresentare l’alternativa concreta per coloro che intendono sottrarsi alle varie tipologie di sfruttamento.
La realizzazione di questo progetto è resa possibile grazie al finanziamento del Dipartimento per le Pari Opportunità, al co-finanziamento dei Comuni di Ragusa, Acate e Comiso e alla collaborazione delle istituzioni locali (Questure, Prefetture, Procure, Carabinieri, ASP e Liberi Consorzi Comunali), oltre che ai numerosi partner quali Enti pubblici, Associazioni di Categoria, Caritas, OIM, Organizzazioni Sindacali ed Associazioni del privato sociale.