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Pronto a nuova vita il convento della Croce a Scicli. Visita oggi del nuovo direttore del Parco Kamarina Cava Ispica, Carmelo Nicotra

Idee chiare per un futuro altrettanto chiaro. L’ex convento della Croce,  che sovrasta la città di Scicli dall’alto della collina omonima, si avvia ad una nuova stagione. Piccoli ma importanti passi per una sua fruizione turistica, ma anche culturale, più innovativa. Soprattutto ora che si avviano a completamento i lavori di efficientamento energetico i cui impianti di illuminazione, rigorosamente a led, e di riscaldamento sono stati tutti installati e pronti a funzionare. Stamattina il neo direttore del Parco Kamarina-Cava Ispica, Carmelo Nicotra, subentrato da quasi un mese al precedente Domenico Buzzone, ha eseguito un sopralluogo, accompagnato dal funzionario Bartolo Rivillito, in vista di un evento che andrà a tenersi alla fine del mese di giugno durante il quale verrà dato a “battesimo” il Comitato tecnico-scientifico di cui fanno parte i sindaci dei Comuni in cui ricadono i giacimenti archeologici del Parco perimetrati nel territorio della provincia iblea, due esperti nominati dall’Assessorato regionale ai beni culturali. I sindaci, dal canto loro, potranno indicare loro esperti. A capo del Comitato tecnico-scientifico il sovrintendente ai beni culturali di Ragusa.

Un organismo nuovo, il Comitato tecnico-scientifico del Parco.

“Sarà l’occasione in cui il Parco Kamarina-Cava Ispica si aprirà al territorio per andare, successivamente, ad interagire con esso – ha spiegato il direttore del Carmelo Nicotra – si parlerà non solo del Parco Kamarina-Cava Ispica ma anche dei Parchi archeologici della Sicilia chiamati a fare rete e sarà approfondito il tema turismo ed archeologia. Un’archeologia che deve essere fruibile, che deve fare rete interagendo e che deve portare reddito nei territori. Daremo anche spazio ai diversi attori del territorio: dal Distretto Unesco al Fai, all’aeroporto, alla Camera di commercio. Tengo a ricordare che il Parco deve aprirsi al territorio nel suo essere risorsa e deve portare sviluppo in esso. Per rendere l’idea: dovrà essere un piccolo motore di sviluppo all’interno della provincia di Ragusa. La novità importante è l’insediamento del comitato tecnico-scientifico di cui fanno parte i sindaci in cui insistono i siti archeologici. Un organismo che ha un ruolo di programmazione e di stimolo. Scicli non mancherà di esserci all’interno di questo soggetto seppure in prima battuta non è stata prevista una sua presenza. Una mancanza che sarà presto sanata. Intanto si lavora ad un biglietto unico di cui potrà fruire il turista il visitatore”.