La conferenza dei sindaci si aggiorna al prossimo 18 settembre per discutere della proposta di Atto Aziendale e dotazione organica dell’ASP n. 7, illustrata stamani dal direttore generale dell’ASP Maurizio Aricò, accompagnato dal direttore sanitario, Giuseppe Drago e dal direttore amministrativo, Elvira Amata. E’ stato anche stabilito che il 23 settembre, alle ore 11, in conferenza dei sindaci , ci sarà un ulteriore confronto con i vertici dell’ASP per sottoporre proposte e osservazioni che scaturiranno dall’incontro fissato per il 18 settembre. Il dott. Aricò, dopo l’apertura del presidente Federico Piccitto, che ha proposto in premessa ai sindaci l’aggiornamento della riunione per consentire un maggiore approfondimento della bozza, ha illustrato dettagliatamente, tramite slide, il nuovo piano e organigramma aziendale, calibrato tra la normativa regionale e la legge cosiddetta Balduzzi, di prossima applicazione. I numeri enunciati evidenziano lo sforzo di razionalizzare
le strutture, avendo sempre come obiettivo, ha ribadito il dott. Aricò, di ottimizzare buoni livelli di assistenza sanitaria ai cittadini. Secondo la nuova proposta organizzativa i dipartimenti complessivamente passerebbero dagli attuali 14 a 9, le strutture complesse da 92 a 76 (in base alla visione Balduzzi sarebbero dovute essere 71), le strutture semplici passano dalle 21 attuali a 91, vengono previste 2 nuove strutture semplici dipartimentali (non previste dalla Balduzzi), una per il Registro Tumori e l’altra per gli immigrati. La pianta organica dell’ASP da 3.524 unità, tra cui 409 a tempo determinato, passerebbe a 3.731 unità, con 207 nuove unità in ingresso da assumere con contratto a tempo indeterminato, e la previsione di stabilizzare tutte le unità a tempo determinato. Nel nuovo assetto, oltre al dipartimento di cardiologia, scompare anche il dipartimento oncologico, ma assicura il direttore generale dell’ASP che “non sarà spostato un medico, un infermiere, una biro, una sedia dalla struttura complessa di oncologia, bensì sarà rafforzata l’assistenza oncologica con un potenziamento della chirurgia, della diagnostica e dell’organico”. Il dott. Aricò ha, anche, sottolineato, in proposito, l’istituzione di una unità specifica, all’interno del dipartimento di chirurgia di Ragusa, per le donne ammalate di tumore al seno e la disponibilità quanto prima di una tac-pet a Ragusa, attualmente in fase di collaudo. La struttura complessa di malattie infettive è prevista negli ospedali riuniti di Modica-Scicli, mentre è di nuova istituzione la struttura semplice dipartimentale di gastroenterologia ed endoscopia digestiva presso gli ospedali riuniti di Vittoria-Comiso. Psichiatria avrà una sola struttura complessa, così come anche il laboratorio di analisi chimico-cliniche e farmacia. L’area amministrativo-gestionale non sarà più un dipartimento. Il dott. Aricò ha pure evidenziato gli eccellenti risultati di due strutture, la medicina trasfusionale di Ragusa e l’RSA di Comiso, indicando le due esperienze come ottimi modelli organizzativi, non solo a livello aziendale, ma anche per la sanità regionale. Altra scelta, per contenere i costi abnormi dei contenziosi affidati all’esterno, è stata quella di potenziare gli uffici legali dell’azienda che da struttura semplice passerà a struttura complessa. La proposta del nuovo piano aziendale e dell’organigramma , ha puntualizzato il dott. Arico, è in conformità al tetto di spesa, stimato in 179 milioni di euro.
Erano presenti all’incontro, oltre al sindaco di Ragusa e presidente Federico Piccitto, il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, il sindaco di Acate, Francesco Raffo, il sindaco di Chiaramonte, Vito Fornaro, il sindaco di Giarratana, Lino Giaquinta, il sindaco di Santa Croce Camerina, Francesca Iurato, il sindaco di Ispica, Pierenzo Muraglie, il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, il delegato del commissario straordinario di Scicli, Giuseppe Savà, il sindaco di Monterosso Almo, Paolo Buscema.