PROTESTANO I COMMERCIANTI DEL PRIMO TRATTO DI VIA ROMA A RAGUSA PER LA CONDIZIONE DI ISOLAMENTO IN CUI SI TROVANO DA QUALCHE TEMPO

 

Protestano i commercianti di via Roma a Ragusa che da qualche tempo si trovano costretti a fare i conti con una straordinaria condizione di isolamento. A sottolinearlo la consigliera comunale Elisa Marino che fa riferimento alle attività che insistono nel tratto dell’arteria compresa tra il ponte nuovo e la via Sant’Anna dove da qualche giorno sono iniziati i lavori per il rifacimento della rete idrica. “Sembra che tutta la bellezza e il decoro di questo tratto di via Roma siano messi a repentaglio da scelte sbagliate – dice Marino – con gli operatori del settore che, purtroppo, speravano in un settembre più fruttuoso e che, invece, per tutta una serie di impedimenti si sta rivelando assolutamente poco proficuo. Da un lato ci sono i lavori di via Sant’Anna, per carità sacrosanti, ma che forse avrebbero potuto essere programmati in un altro periodo, considerato che l’arteria rimarrà chiusa per almeno un paio di mesi. Poi, la difficoltà rappresentata dall’installazione sul ponte nuovo, altra iniziativa lodevole e che, però, a detta dei commercianti che mi hanno contattata, si sta prolungando più del dovuto, impedendo il proliferare di quel contatto tra i consumatori e le attività commerciali della zona che un tempo si era creato. A tutto ciò si aggiunga il degrado che nello stesso ponte nuovo si sta creando (è di queste ore la notizia di una denuncia ai danni di chi ha deturpato le litografie presenti) per non parlare dell’ascensore del primo tratto di via Roma che dopo essere stato fuori servizio per più di una settimana, a causa di un temporale che l’ha messo fuori uso, soltanto nelle ultime ore è tornato a funzionare. Insomma, invitiamo gli imprenditori ad investire e poi li isoliamo in questo modo? Invito l’Amministrazione comunale a valutare la possibilità di trovare una soluzione (magari riducendo il dovuto o esonerando questi commercianti dal pagamento dei tributi locali) per fare in modo che le suddette difficoltà siano alleviate dall’intervento dell’ente locale territoriale che deve favorire la crescita e non certo tarpare le ali in questo modo a chi ha deciso di investire nella nostra città”.