L’aviazione si trova confrontata ad atti dolosi di nuovo tipo. Si constata infatti un aumento dei casi in cui sconosciuti si servono di raggi laser per accecare i piloti in volo. Simili atti sono illegali e possono mettere a repentaglio la sicurezza del traffico aereo. Come poteva accadere durante l’avvicinamento all’aeroporto di Karlsruhe (Baden Airpark), nel sud-ovest della Germania, quando uno sconosciuto ha attaccato, puntando un laser nella cabina di pilotaggio, i due piloti di un Boeing 737 della compagnia aerea low cost Ryanair. L’aereo che effettuava il volo FR 5157, era già in fase di avvicinamento in fase di atterraggio mercoledì sera, 21 agosto 2024, con oltre 180 vacanzieri in viaggio da Malaga (Spagna) a Karlsruhe (Germania), quando il capitano e il copilota, nello spazio aereo di Kehl (Baden-Württemberg), nel giro di pochi minuti, l’uno dall’altro, sono stati presi di mira con un raggio laser, secondo un portavoce della polizia di Offenburg. Non ci sono stati conseguenze con danni permanenti alla vista o danni alla salute del comandante del volo perché è riuscito a voltarsi in tempo. Durante il secondo attacco con raggio laser, il copilota è riuscito addirittura a effettuare delle registrazioni video. Dopo averli valutati, la polizia è riuscita a restringere il punto di partenza dell’attacco al quartiere Neumühl di Kehler a Ortenaukreis. La polizia sta ora cercando testimoni che possano fornire informazioni sui due incidenti di accecamento laser avvenuti alle 22:38 e alle 22:49. Chiamando al numero: 07229 3018-0. Il Boeing Ryanair è finalmente atterrato sano e salvo a Karlsruhe alle 22:54. Abbagliare l’equipaggio di un elicottero o di un aereo è illegale. Ciò può avere conseguenze fatali, soprattutto nelle fasi cruciali che richiedono la piena attenzione dei piloti: avvicinamento, decollo o volo a bassa quota. Tuttavia ill volo notturno è ritenuto dai piloti generalmente più tranquillo rispetto a quello diurno: c’è meno traffico, le comunicazioni radio sono più diradate, l’assegnazione della pista di atterraggio è più immediata. Tra gli svantaggi c’è però quello degli attacchi con luci laser. Una bravata ad opera di mitomani o persone imprudenti che può mettere a rischio la sicurezza dell’aeromobile, poiché può temporaneamente accecare il comandante. Negli Stati Uniti gli attacchi laser sono in continuo aumento tanto che il numero di denunce presentante alla Federal Aviation Administration (Faa) americana è passato da poco meno di 7400 nel 2016 alle 9457 nel 2022. Per fortuna la loro incidenza sulla sicurezza aerea è ancora relativamente bassa. Tuttavia, si tratta di una imprudenza che può costare cara: gli autori hanno ricevuto multe di 11.000 dollari per un singolo attacco, e fino a 30.800 dollari per violazioni multiple. Secondo invece l’autorità investigativa per la sicurezza dell’aviazione civile dello Stato italiano (ANSV), anche nel 2014 è continuato il trend in aumento della categoria SEC (Security Related), dove si sono registrate 1189 segnalazioni, sostanzialmente tutte inerenti episodi di illuminazione laser, a conferma delle dimensioni preoccupanti che ormai ha acquisito tale fenomeno Insomma, puntare una luce laser verso la cabina di un aeromobile (aereo o elicottero), rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un crimine federale negli Stati Uniti, in Europa e nella maggior parte del mondo. Aerei dell’aviazione generale ed elicotteri sono i più colpiti dai laser in quanto operano quasi esclusivamente al di sotto dei 10.000 piedi. Tuttavia, questa è anche un’area in cui gli aeromobili commerciali che servono voli di linea effettuano manovre critiche per la sicurezza, infatti molti attacchi si verificano nei pressi degli aeroporti. In generale si parla di ‘lasing’ quando strumenti laser vengono puntati verso aeroplani, elicotteri o altri velivoli, causando come detto cecità temporanea e distrazioni potenzialmente molto rischiose, in particolare nelle delicate fasi di decollo e atterraggio. I membri a bordo del velivolo possono riportare anche danni permanenti all’occhio se colpiti direttamente dal laser, a seconda della potenza dello strumento utilizzato.