Oramai è consueta abitudine convocare i consigli comunali in via straordinaria e urgente e tra l’altro convocarli il venerdi in tarda mattinata per il lunedi successivo in modo da rendere alquanto difficoltoso, ai consiglieri, prendere atto degli atti ed essere debitamente informati sugli argomenti posti all’ordine del giorno del consiglio comunale. Come già fatto notare con nota del 14/12/2012, assunta al prot. del comune al numero 10503, alle ore 12,40 del 14/12/2012 l’ufficio di segreteria non aveva ancora gli atti predisposti nonostante la convocazione del consiglio comunale fosse stata già notificata. Tra l’altro nonostante l’argomento fosse di una certa rilevanza il Presidente del Consiglio non ha ritenuto opportuno, pur essendocene stato il tempo, convocare una apposita conferenza di capigruppo per discutere l’argomento. Ciò non è stato fatto neanche con riferimento al consiglio comunale del 30 novembre u.s. quando all’ordine del giorno c’era il riconoscimento dei debiti fuori bilancio nei confronti dell’ATO Ambiente (atto propedeutico alla delibera posta all’ordine del giorno odierno).
Allo stato degli atti risulta che la circolare 10 novembre 2012 n. 2 del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti recita che la richiesta di anticipazione deve essere presentata entro venti giorni dalla data di pubblicazione della circolare stessa nella GURS. Essendo stata la circolare pubblicata nella gazzetta n. 50 del 23 novembre 2012 i termini risulterebbero già scaduti.
E allora si potrebbe intravedere una negligenza del Presidente del consiglio nel non aver convocato il consiglio entro i termini prescritti dalla circolare.
Pur tuttavia pare di capire che i termini sono ordinatori e non perentori e allora, fermo restando l’opportunità di ottemperare nel più breve tempo possibile, non si capisce (ma si vorrebbe capire) perché prima si fanno scadere i termini (come è già successo con il bilancio) e poi si ricorre alla straordinarietà e all’urgenza. Si ritiene che la convocazione ordinaria del Consiglio Comunale non avrebbe creato pregiudizio alcuno al Comune di Giarratana mentre viceversa la convocazione in via straordinaria ed urgente, la tardiva disponibilità degli atti e la mancata convocazione di una conferenza dei capigruppo sono, invece, pregiudizievoli dei diritti dei consiglieri.
Nel disapprovare fermamente l’operato del presidente del consiglio nonché l’operato del vice presidente che, in questo come in altri casi, ha firmato, al posto del Presidente la convocazione del c.c., i consiglieri di opposizione, per protesta avverso questo modus operandi abbandoneranno l’aula dopo aver espresso il voto contrario ai presupposti d’urgenza.
Contestualmente si invitano gli uffici, ognuno per la propria competenza, a inviare gli atti, compresi quelli dei consigli precedenti, all’assessorato competente al quale si chiede di intervenire per porre rimedio alla situazione sopra descritta.
Con riserva di ogni ulteriore azione
Invece, con riferimento alle approvazioni dei verbali sedute precedenti e, in particolare al verbale n. 27 del 02/10/2012 relativo all’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2012-2014, si evidenzia quanto segue: I consiglieri di opposizione si erano astenuti dall’approvazione del piano perché, sempre a causa della mancata produzione degli atti nei termini non avevano avuto la possibilità di verificare, in tempo, se le correzioni richieste fossero state apportate. Allora il consigliere Castello ha parlato di ostruzionismo sterile. Oggi i consiglieri di opposizione, che nel frattempo hanno controllato gli atti, fanno rilevare come la correzione di cui al punto 6 della nota presentata in data 05/09/2012 non è stata apportata.