Ragusa e l’area iblea continuano a scendere verso il basso, nella classifica stilata dal quotidiano economico ItaliaOggi. Dopo il tonfo dello scorso anno, quando passò da metà classifica all’84esimo posto, adesso nella nuova classifica sulla qualità della vita, Ragusa passa all’85esimo posto. Insomma anziché andare avanti, va indietro. Resta, magra consolazione, la migliore in Sicilia rispetto alle altre province, ma pur sempre verso il fanalino di coda della classifica. Sale invece, la vicina Siracusa che passa dal 109esimo posto al 105esimo di quest’anno. La seguono Trapani che occupa l’ultima posizione nella classifica generale e Palermo che si piazza un gradino sotto Siracusa, preceduta da Catania (103), Messina (100), Agrigento (97), Caltanissetta (93) ed Enna (88).
L’indagine, è giunta alla sua diciannovesima edizione, ha evidenziato una qualità della vita scarsa o insufficiente per il 58% degli italiani, mentre 56 le province su 110 dove la qualità è buona o accettabile. Lo studio prende in esame 9 parametri: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero, tenore di vita.
Per ciascun settore, a ogni provincia è stato dato un voto da 1 a 4. Il risultato ha evidenziato una qualità della vita scarsa o insufficiente per il 58% degli italiani, un dato in crescita rispetto allo studio del 2016 (53,3%). Mentre sono 56 le province su 110 dove la qualità è buona o accettabile, lo stesso numero dello scorso anno.
La migliore è invece Bolzano che riguadagna la medaglia d’oro sulla “Qualità della vita”. Quello che emerge dai risultati di quest’anno è non più un Centronord avanzato contro un Mezzogiorno povero, quanto piuttosto province minori, collocate trasversalmente lungo tutta la Penisola, caratterizzate da dinamicità imprenditoriale (e non solo), a cui fanno da contraltare i grandi centri metropolitani, più statici e con condizioni meno accettabili.