Nuova iniziativa del Segretario Nazionale del CODACONS Francesco Tanasi è quella di chiedere ai candidati al Parlamento di sottoporsi a test antidroga e di cultura generale. ” Ho lanciato questa proposta – afferma Tanasi, – poiché si presume che gli eletti debbano essere la parte più rappresentativa dell’ Italia. Appare lecita l’idea di conoscere il loro livello culturale, di “correttezza” ed eventuali abitudini, come l’assunzione di droghe”. Tanasi conclude affermando che per i cittadini è fondamentale avere delle garanzie in merito alla “qualità” dei soggetti che li rappresentano al potere.
Interessante, e condivisibile l’iniziativa della Codacons, cioè quella di sottoporre i candidati alle elezioni a test anti-droga, di conoscere il loro livello culturale, per evitare, magari che a domande del tipo “Quando è avvenuta la scoperta dell’America?”, come è avvenuto qualche anno fa , con domande ,rivolte a parlamentari, di avere le risposte più variegate. Anche gli studenti di qualsiasi scuola ,lo sanno.
In una società, come la nostra, e per i nostri giovani ,sarebbe necessario conoscere le abitudini dei candidati, per evitare, magari, che siano dediti al gioco d’azzardo, o alle droghe.
I Parlamentari devono essere un esempio , sia di buona condotta, sia di una certa moralità, non solo nei comportamenti sociali, e privati, ma anche nel vivere quotidiano.
Senza voler essere moraleggianti, e cattedratici, si auspicherebbe una condotta, e un comportamento ineccepibile, per evitare teatrini , cui siamo stati avvezzi nella scorsa legislatura, che hanno ridicolizzato l’Italia nel mondo.
Per un uomo pubblico è auspicabile un certo rigore morale, e nelle abitudini.
Gli italiani sono stanchi di vedere simili atteggiamenti. Siamo un popolo moderato per vocazione, siamo un popolo a cui non piacciono gli eccessi.
E’ anche auspicabile che i candidati ,una volta eletti, non assumano comportamenti simoniaci, e nepotistici, come redivivi Papi del 1500.