Quando la fede accende la città: Caltanissetta e il rito delle Vare

Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e simbolici dell’intera Settimana Santa. È il cuore pulsante della tradizione nissena, un rito collettivo che unisce fede, storia e senso di appartenenza, coinvolgendo l’intera comunità e attirando ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia.

Per un giorno, Caltanissetta si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto, dove ogni strada, ogni angolo, ogni volto racconta una storia. È la giornata in cui ogni nisseno – anche chi vive lontano – sente il richiamo profondo verso la propria terra, in un legame viscerale che trova la sua massima espressione nella solenne processione delle Vare: maestosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo.

Il fermento inizia già dalle prime luci del mattino, crescendo fino al tramonto, quando le Vare iniziano il loro percorso per le vie del centro cittadino. Le accompagna un’atmosfera densa di emozione: le bande musicali scandiscono il ritmo del cammino, i lampioni proiettano luci soffuse che rendono ancora più suggestiva l’atmosfera, e la folla si raccoglie in un silenzio carico di significato. Alle soste previste, i fuochi pirotecnici colorano il cielo, in un contrasto potente tra la festa popolare e il raccoglimento religioso che annuncia il silenzio del Venerdì Santo.

A raccontare il valore simbolico e culturale di questo appuntamento è l’assessore all’Identità Nissena, Pierpaolo Olivo, che lancia un invito speciale:

«Invito tutti a venire a Caltanissetta per assistere a questo momento, perché sono certo che lascerà un segno nel cuore di chi lo vive. È una manifestazione unica, riconosciuta tra le più suggestive d’Italia. La Settimana Santa può diventare anche l’occasione per scoprire una Sicilia diversa: quella dell’entroterra, fatta di spiritualità, storia e accoglienza».

Anche per il 2025, si prevede l’arrivo di numerosi turisti, attratti dalla forza evocativa di una tradizione che continua a emozionare, anno dopo anno. Per i nisseni è un rito che si rinnova, per i visitatori è un’esperienza autentica: un’immersione totale in un patrimonio culturale e spirituale che va oltre la religione, e diventa identità viva, da tramandare e condividere.

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