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Quando l’odio social supera i limiti: a Comiso, cittadina augura il male all’assessore Pepi

C’è un limite all’odio dei social e dovrebbe essere quello del buon senso. Non succede, evidentemente, a Comiso, dove una cittadina augura il male all’assessore ai tributi, Manuela Pepi. Per la precisione, le augura di passare “momenti brutti sia di salute sia di lavoro” perchè costretta a pagare una tassa di € 106,00 inevasa da 17 anni.

LA VICENDA

E’ accaduto domenica 12 marzo, quando l’assessore ha pubblicato un post nel suo profilo privato di un social, dove anticipava che avrebbe chiarito a breve alcuni passaggi sulla rottamazione quater delle cartelle e tributi locali. Fra i commenti, una cittadina di Comiso che, vedendosi recapitare un fermo amministrativo per € 106,00 da pagare addirittura nel 2006, quindi 17 anni fa, ha scritto: “Le auguro di passare i momenti di schifo che molti attraversano. Sia di salute che di lavoro così impara cos’è la vita”.

COMISO HA GIA’ SULL’ARGOMENTO

Non è la prima volta che accade a Comiso una cosa del genere a Comiso. Nell’ottobre del 2021, il Sindaco Maria Rita Schembari ricevette una lettera anonima dove vi erano offese sessiste e venne anche minacciata di morte. Tra l’altro, l’argomento era sempre quello delle tasse.