QUATTRO OPPOSIZIONI AL BILANCIO

Non è che un fronte unito delle opposizioni in Consiglio Comunale possa cambiare di molto le cose, servirebbe solo, come si suol dire, ‘per l’occhio sociale’.

In effetti la situazione obbliga a marciare tutti nella stessa direzione, ma non si può dire che sia una fila ordinata: eppure 8 dei consiglieri appoggiavano lo stesso candidato sindaco, altri due ne appoggiavano un altro, ma nella stessa area di moderati di centro destra.

Oggi, forse cominciano a influire i movimenti, meglio dire scossoni, per non creare ulteriore confusione, determinati dalla politica regionale e nazionale.

Così i due del PD, che già in campagna elettorale avevano disconosciuto il candidato sindaco della coalizione, fanno una opposizione “diversa”, come definita dal capogruppo. Per la cronaca il gruppo ha visto approvare dall’aula l’unico emendamento delle opposizioni, di 40.000 euro, ma ha votato contro il bilancio. E nella loro conferenza stampa non hanno prodotto giudizi teneri per la manovra finanziaria.

Il rappresentante di Megafono si è invece astenuto e non ha rilasciato alcunché di dichiarazioni, né ha partecipato a conferenze stampa di gruppi delle opposizioni.

Il rappresentante di Territorio ha preso parte alla conferenza stampa del suo Movimento, a cui ha partecipato anche Elisabetta Marino del gruppo misto e che vedeva fra gli organizzatori anche la lista Ragusa Domani. Morando, del Movimento Civico Ibleo, è stato impossibilitato da improrogabili impegni di lavoro a dedicarsi al bilancio, non ha presentato emendamenti, né ha fatto grandi dichiarazioni.

Della compagine delle opposizioni restavano Maurizio Tumino del PDL, Sonia Migliore dell’UDC e Giorgio Mirabella di Idee per Ragusa, a cui si è unito ancora una volta, in conferenza stampa, Giuseppe Lo Destro di Ragusa Domani. Sarà un caso ma si sono ritrovati allo stesso tavolo, di fronte a telecamere, fotocamere e taccuini dei giornalisti, quattro esponenti di quattro forze politiche diverse che, in campagna elettorale hanno appoggiato tre diversi candidati ma che ora, alla luce degli ultimi movimenti, hanno forse, motivi per sedere accanto. Chissà !

Come tutte le conferenze stampa sul bilancio, il ritornello è stato sempre quello di bilancio con molte discrasie, viste però sotto una luce diversa dopo il dibattito in aula che ha fatto emergere, pur senza eccessivo contraddittorio, alcuni aspetti discutibili.

Se la maggioranza ha messo davanti l’evidenza di un bilancio che, arrivati a novembre, costituisce quasi un consuntivo più che un preventivo, su questo aspetto hanno puntato il dito i quattro che sono andati a scovare molte somme non spese e nemmeno impegnate.

Si è scoperto così che il fondo di riserva del Sindaco, dotato in eccesso, parlando naturalmente del fondo, ad un mese dalla fine dell’esercizio è tutto lì, come somme consistenti giacciono in capitoli destinati agli indigenti che, pare, a seguito degli interventi di razionalizzazione che sono stati intrapresi sul bilancio, eliminando gli interventi a pioggia, si siano vaporizzati: sta di fatto che, per Sonia Migliore, indigenti, anziani, disabili, disagiati in genere, sarebbero stati dimenticati, ma, stranamente, non c’è ombra di proteste!

La Migliore, pur nell’esiguità degli incartamenti ottenuti, ha rilevato l’assenza di linee programmatiche e ha criticato fortemente l’assenza di assessori e dirigenti che hanno provocato la mancanza di risposte alle domande tecniche. E a supporto di questo suo ultimo rilievo ha voluto evidenziare come le discrasie riscontrate per i servizi sociali siano emerse, appunto, dopo una domanda posta al dirigente che ha risposto in maniera non contradditoria ma diversa, più precisa, rispetto a quanto detto dall’assessore.

In generale ha giudicato il bilancio con un’anima calcolatrice, senza nessuna attenzione al sociale.

Non gradita anche la posizione del Segretario Generale che è arrivato a valutare, in modo del tutto personale e senza supporto di alcuna normativa, l’opportunità di discutere gli emendamenti che facevano riferimento ad un unico oggetto, ancorché riferibili a fonti di approvvigionamento diverso.

Al riguardo va constatata l’assoluta assenza di riserve, da parte dei partecipanti all’incontro con i giornalisti, e in questa come in altre conferenze stampa, sulla conduzione dei lavori d’aula per mano del Presidente del Consiglio, il cui operato va elogiato anche in termini di resistenza fisica alla massacrante seduta di bilancio.

Inevitabile, dato l’argomento, il richiamo alla inesistente situazione debitoria del Comune, più volte richiamata dalla maggioranza e dalla amministrazione nei mesi  e nelle sedute precedenti, nonché la sottolineatura di alcuni rilievi emersi in aula su pareri non fondati, su alcune irregolarità che sarebbero emerse dal dibattito, su contratti non supportati da impegni di spesa, dalla mancanza di indicazioni precise sull’utilizzo della tassa di soggiorno che, addirittura, il Sindaco, in apparente contrasto con le norme a suo tempo approvate in Consiglio Comunale, vorrebbe spendere sia in conto capitale che in conto investimenti.

Maurizio Tumino ha lamentato ancora la mancata produzione di attestazioni, da parte dei dirigenti competenti, che sono state sostituite da semplici dichiarazioni di verifica effettuata. Si è inoltre soffermato su alcuni pareri ‘politici’ rilasciati sugli emendamenti, come nel caso del n. 76.

Giorgio Mirabella si è detto esterrefatto per l’atteggiamento tenuto dalla maggioranza nei confronti di giovani, anziani e disabili, in nome degli ordini di scuderia che imponevano assoluta obbedienza, e ha voluto evidenziare come sull’argomento fondo fi garanzia per il microcredito ci sia stato un muro invalicabile, oltre il quale i grillini hanno, alla fine, per cercare di limitare le critiche, sbandierato l’atto di indirizzo di pari finalità.

Giuseppe Lo Destro ha ribadito le sue eccezioni sullo sforamento del patto di stabilità nelle previsioni di spesa e  ha esternato le su perplessità in merito alle somme stanziate per gli ex LSU, con una procedura che secondo il consigliere di Ragusa Domani, potrebbe creare serie difficoltà nel bilancio 2014 con un serio ammanco di competenza e con rischi di falso in bilancio se imputati per cassa.

Su questo punto è venuta fuori l’intenzione dichiarata di segnalare la presunta irregolarità alla Corte dei Conti, che potrebbe sembrare l’ennesimo solo paventato ricorso agli organi superiori, ma che ha indotto l’assessore Martorana, come riferiamo in altra parte del giornale, a convocare una conferenza stampa per  replicare alle accuse dei gruppi consiliari di minoranza in merito alla stessa questione.

Gli ultimi spunti emersi sono quelli della convinzione assoluta, dei quattro, circa le intenzioni dell’amministrazione che avrebbe dato vita alla costituzione di un cosiddetto ‘tesoretto’, con la complicità dei dirigenti, sui cui possibili futuri utilizzi non si hanno idee chiare, ma di cui nessuno può negare l’esistenza alla luce di quanto emerso durante il dibattito d’aula.

Il giudizio finale dei consiglieri è stato quello, in risposta ad una precisa domanda di un giornalista, di un misto di incapacità politica e intenzione di nascondere operazioni politico amministrative, con la complicità, appunto, dimostrata dai dirigenti, secondo Maurizio Tumino, a proposito dell’emendamento 94 che ha dimostrato la malafede degli stessi, provocando l’atto di protesta di ritiro degli emendamenti successivi.

Il vero suggello a questa conferenza stampa, quella di sabato mattina dell’Assessore Martorana.