I Carabinieri della compagnia di Vittoria, impegnati nei consueti servizi di controllo del territorio per la prevenzione e la repressione dei reati predatori, hanno proceduto, in due distinti episodi, all’arresto di quattro malviventi e alla denuncia di un quinto.
In particolare i Carabinieri della dipendente aliquota radiomobile, nella mattinata di sabato, nello svolgimento della perlustrazione della contrada Macconi di Acate, notavano un autocarro modello Fiat 616 parcheggiato in modo sospetto sul ciglio della strada che segna il confine con alcuni terreni di una locale azienda agricola nota per la produzione di pomodori. I militari procedevano quindi ad un controllo all’interno delle serre dell’azienda e sorprendevano due uomini mentre avevano già raccolto in modo frettoloso, danneggiando anche le stesse piante, circa 100 kg. di pomodoro datterino. Resisi conto dell’azione delittuosa in atto i Carabinieri immediatamente dichiaravano in arresto Cascino Salvatore 41enne, gelese, pregiudicato, e Raniolo Vincenzo 47enne, gelese, pregiudicato. Il pronto intervento dei militari consentiva di fermare prontamente i due uomini impedendo loro di portare ad ulteriori conseguenze il furto considerando che gli stessi avevano riempito solo una quindicina delle circa 30 casse complessive che sono state ritrovate sull’autocarro. La prosecuzione delle indagini permetteva poi di appurare che al furto aveva partecipato, in un primo momento, anche D.A. 26enne, rumeno, il quale veniva denunciato a piede libero. La refurtiva veniva restituita al legittimo proprietario.
In altra circostanza, i Carabinieri della stazione di Chiaramonte Gulfi, nella giornata di sabato, intervenivano presso un appezzamento di terreno in località Piraino di Chiaramonte, dove sorprendevano due uomini, Belfiore Sebastiano Mario, 49enne, acatese, pensionato e Farruggia Carmelo 48enne di origini niscemesi e acatese di adozione, disoccupato, pregiudicato, mentre erano intenti al taglio di alcuni alberi secolari di ulivo dai quali avrebbero poi ricavato legna da vendere. I due subito venivano dichiarati in arresto e, agli stessi, venivano contestualmente sequestrate nr. 4 motoseghe utilizzate per lo scempio e l’autocarro Fiat Iveco om35 utilizzato per caricare la legna, a bordo del quale, con grande sorpresa dei militari, veniva trovato seduto nella cabina, il figlio di dieci anni di uno dei due malviventi che il padre aveva portato con sé anche durante il compimento dell’azione illecita. Il danno provocato è di circa 10.000 euro. I carabinieri di Chiaramonte Gulfi, stanno ora svolgendo ulteriori indagini per stabilire se i due malviventi possano essere gli autori di un analogo furto di altri nove ulivi denunciato dai medesimi proprietari dello stesso terreno avvenuto la settimana scorsa, episodio dal quale poi si è sviluppata l’attività di osservazione e controllo effettuata dai militari in quella contrada Piraino che ha portato all’arresto dei due uomini.
I quattro arrestati e il rumeno denunciato dovranno tutti ora rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria di furto aggravato in concorso e di danneggiamento. gli arrestati inoltre sono stati associati alla casa circondariale di contrada Pendente.