Domenica 18 Novembre alle ore 18:00 presso la sala conferenze del Coni di Ragusa verrà presentato il libro “Quel Treno per la Polonia” – edito da Operaincerta e scritto da Marinella Tumino, docente di italiano e storia presso l’I.T.I.S E. Majorana.
Il libro ripercorre le tappe più importanti del viaggio in Polonia realizzato circa un anno fa da alcune classi dell’E.Majorana grazie al “Treno della memoria”, un progetto nato nel 2005 e messo in atto con passione dall’associazione torinese Terra del Fuoco e dalla sua consorella Terra del fuoco di Bari.
Lo scopo è quello di portare avanti un percorso educativo, rivolto principalmente agli studenti delle scuole secondarie superiori, che culmina in un viaggio in treno verso gli ex campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau.
È un’esperienza che ha l’ambizione di trasformare la memoria di una delle pagine più scandalose della storia contemporanea – lo sterminio di milioni di ebrei, rom, omosessuali ed oppositori politici durante il regime nazista – in una rinnovata consapevolezza affinché non avvenga più nulla di simile, seppur il rischio sia sempre vivo e attuale.
Il viaggio dura in tutto sei giorni. Si raggiunge la città di Cracovia con un treno charter che ripercorre simbolicamente i binari che portavano i prigionieri nei campi di lavoro o di sterminio.
Durante il tragitto vengono proposte ai partecipanti attività in piccoli gruppi sui temi della deportazione, della propaganda e delle leggi razziali, con il supporto di copie di documenti e immagini dell’epoca
Il lavoro realizzato dalla prof. Tumino rappresenta un’introspettiva sintesi storica che raccoglie le impressioni e i punti di vista di quella comunità viaggiante che al suo ritorno da Cracovia non faceva altro che ripetersi: «non basta il ricordo per non dimenticare, se è accaduto una volta può accadere ancora».
Occorre una memoria basata sull’impegno e sulla resistenza contro ogni pregiudizio affinché non si diventi vittime della maggioranza e si possa invece utilizzare l’insegnamento storico come indice di cambiamento: Auschwitz e Birkenau non sono poi così lontani da noi se si pensa, solo per fare un esempio, al trattamento che l’Italia riserva alle popolazioni immigrate nel nostro paese…un po’ come avveniva con i malati durante il regime nazista: altro non erano che un peso per il bene del popolo.