“QUESTA È CASA VOSTRA”

Nell’entusiasmo del trionfo, il Sindaco Piccitto lo aveva detto, con il cuore e la voce roca per l’emozione, affacciato al balcone del Palazzo Comunale, rivolto alla folla inneggiante dei suoi sostenitori: “Questa è casa vostra.

E due concittadini hanno pensato bene di prenderlo alla lettera: nel tardo pomeriggio Orazio Maugeri e il figlio della compagna, Alessio Virzì, hanno deciso di ‘occupare’ il Palazzo comunale per rinnovare la protesta, che li aveva già visti protagonisti nei mesi scorsi, per il fatto di non riuscire ad ottenere un lavoro e nemmeno un minimo sussidio dal competente assessorato.

Sul posto è intervenuto personale della Questura e della Polizia Urbana che ha preso atto delle intenzioni, comunque pacifiche e moderate della protesta. I due sono stati ascoltati dal viceSindaco, ma il colloquio non ha sortito gli effetti sperati. Anche il Comandante della polizia Urbana, dott. Puglisi ha voluto rivolgere parole di convincimento, ma i due protagonisti della protesta non hanno voluto sentire ragioni di sorta.

Il fatto che, anche da parte della nuova Amministrazione, non si fanno intravedere possibili soluzioni né trapelano speranze di poter ottenere dei sussidi, se non nel medio e lungo temine, ha indotto Maugeri e Virzì a persistere nell’azione tesa a rivendicare quello che considerano un sacrosanto diritto, il lavoro, o, in subordine, un aiuto da parte dell’Assessorato ai Servizi Sociali.

Abbastanza sereni, disponibili al dialogo, pare che non siano disponibili a fare un passo indietro per questa notte: Alessio Virzì, l’animatore della precedente protesta dei cosiddetti ‘indigenti’, ha voluto solo ricordare che, in quella occasione, è rimasto senza cibo per cinque giorni, facendo intendere che anche questa volta sarà deciso e fermo nella sua azione.

Orazio Maugeri ha fatto capire che non crede a quello che dicono gli Amministratori; pare, ma non è ufficiale, che ci sia rimasto molto male nel vedere che ci si nuove per organizzare, a breve, ‘Ibla Grand Prize’ e abbia detto: “Allora quando vogliono, i soldi li trovano !”

Qualcuno ha cercato di spiegargli che in una amministrazione non è così semplice dirottare soldi da un assessorato ad un altro, così di colpo, ma è intuibile come, in determinate situazioni, anche le cose più evidenti siano difficili da comprendere, ma è anche vero che chi vede la macchina comunale che, comunque, gira, può essere indotto a pensar male.

Certo le attuali situazioni critiche delle casse comunali non fanno presagire nulla di buono se non si riuscirà, e in breve tempo, a trovare delle soluzioni, anche temporanee.