Il mandato di 137 mila euro emesso dal Comune di Pozzallo in favore della GeoAmbiente, ditta che in atto gestisce il servizio di raccolta rifiuti, non ha prodotto gli effetti sperati. Nel senso che, nonostante si fosse parlato di tempi tecnici di due o tre giorni per renderlo operativo, ad oggi, è rimasto documento formale. Tant’è che i netturbini attendono ancora il pagamento di una mensilità, che avrebbero dovuto ricevere entro il 20 ottobre, nonché il saldo della quattordicesima garantito per la fine del mese. Intanto le mensilità arretrate sono diventate cinque: giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre. “La ditta – dicono gli interessati – non ha ancora ricevuto la somma promessa dal Comune. Sappiamo bene che il mandato è stato regolarmente emesso, come fra l’altro ci ha assicurato l’assessore all’Ecologia Francesco Gugliotta, ma sappiamo pure che si è perso misteriosamente nei meandri della burocrazia comunale. Le spiegazioni forniteci dal dirigente responsabile della Ragioneria non solo non ci hanno convinto, ma sanno di presa in giro nei nostri confronti. Fatto grave e intollerabile, perché consumato a danno di decine di padri di famiglia che non sanno più a quale santo votarsi per andare avanti. C’è il mandato, ci sono i soldi, e tuttavia da oltre dieci giorni attendiamo che ci venga pagato uno stipendio ed il saldo della quattordicesima mensilità”. Un caso di burocrazia folle e sadica, come se ne registrano a decine negli Enti pubblici, quasi a voler dimostrare, ove ve ne fosse bisogno, che il processo di rinnovamento e di efficienza delle pubbliche amministrazioni deve necessariamente passare da una revisione totale dagli elefantiaci apparati burocratici costruiti in anni di pazzesca politica clientelare. Intanto domani, 2 novembre, è l’ultimo giorno utile per partecipare alla gara di appalto indetta per l’affidamento provvisorio ( 18 mesi) del servizio di raccolta rifiuti, in sostituzione della GeoAmbiente, messa praticamente alla porta per inadempienza contrattuale. Gli addetti ai lavori ed anche i cittadini incrociano le dita, nella speranza che, finalmente, possa essere messa la parola fine ad un rapporto di lavoro che, strada facendo, ha finito con il tracimare da regole, condizioni e clausole, a suo tempo sottoscritte dalle parti nel rispetto della normativa vigente.