Il Movimento NO MUOS prosegue la mobilitazione con la prima delle due manifestazioni dislocate nei territori (Ragusa 19/5 e Caltagirone 30/6), organizzate per rafforzare il percorso verso il campeggio dal 2 al 5 agosto e la manifestazione nazionale contro la base della Marina militare degli Stati Uniti. Il recente pronunciamento del tribunale di Caltagirone, che ha assolto 4 dei 7 imputati del reato di abusivismo edilizio, non ha scalfito la nostra volontà di opposizione alla struttura militare satellitare americana. I venti di guerra che soffiano sempre più forti, e che vedono la Sicilia assumere un ruolo fondamentale nella campagna militare dell’imperialismo USA, grazie alle basi di Sigonella, Augusta e Niscemi, si vanno ad intrecciare con le politiche dello Stato italiano, improntate alla subalternità verso le scelte guerrafondaie degli “alleati” e a un’economia di guerra che sperpera 64 milioni di euro al giorno a scapito delle classi più deboli, del Meridione, dei servizi essenziali. La lotta contro il MUOS oltre a contrastare le politiche di aggressione militare degli USA è anche un impegno contro la distruzione del territorio e della sua popolazione mediante immissione di nocività in loco e bombardamenti altrove, contro l’arroganza con cui la democrazia borghese calpesta le sue stesse regole, soprattutto è una mobilitazione internazionalista condotta insieme a chi in ogni angolo del Mondo, combatte e resiste contro i regimi dittatoriali, gli imperialismi, i progetti distruttivi del capitale. Lottiamo per l’autodeterminazione dei popoli e per il diritto di tutte e di tutti a una vita libera fatta di uguaglianza con giustizia sociale. In questo momento ci sentiamo vicini e solidali con il popolo palestinese che persegue il suo diritto a vivere in pace sulla propria terra, vittima dell’ennesimo massacro da parte dell’esercito israeliano. Il movimento NO MUOS nell’alzare le proprie bandiere sa di innalzare anche quelle di tutti i movimenti che in maniera autorganizzata, mediante la pratica della democrazia partecipativa e dell’azione diretta, rivendicano il diritto delle popolazioni a decidere sul proprio destino. Per tutte e tutti coloro che in questi anni, hanno ostacolato la costruzione del MUOS di Niscemi e altri progetti militari come Punta Izzo (Augusta), o la base di Sigonella, combattere il militarismo rappresenta l’impegno contro una strategia colonialista che assegna alla Sicilia un ruolo di portaerei al centro del Mediterraneo, di frontiera armata contro i paesi che si affacciano su questo mare e trincea dalla quale respingere i migranti che fuggono dalle loro terre a causa delle guerre, delle carestie, della miseria provocata dalle medesime politiche imperialiste che hanno condannato la nostra isola a questo ruolo infame. *Sabato 19 maggio manifestazione regionale a Ragusa. Concentramento alle ore 15 in via Zama (stazione bus). Corteo per le vie cittadine; conclusione in piazza S. Giovanni con un’assemblea popolare.* *Movimento NO MUOS* info e adesioni: comunica@nomuos.info