RACCOLTA DIFFERENZIATA A VITTORIA (TRA SOGNO E REALTÀ)

Quando e se dovesse cominciare la raccolta differenziata a Vittoria è ancora un mistero. Vero è che il passaggio dall’AMIU alla SAP non porterà nell’immediato tutti i benefici da molti auspicati, e i grossi e numerosi problemi che si sono sedimentati negli anni non potranno trovare risoluzione dall’oggi al domani. E in un momento scettico in cui si incrementano  mille dubbi sul destino della nostra città, interviene il Movimento Anonimo Vittoriese, un movimento istituito sul social network da Carmelo Comisi: “In questo non proprio confortante contesto si inserisce la nostra proposta, avanzata pochi giorni fa, sulla Raccolta Differenziata e la gestione del CCR.

In concreto, le pastoie burocratiche che si frappongono tra la costituzione di una cooperativa (come quella di giovani disoccupati che abbiamo proposto) e la gestione dei rifiuti, sono davvero troppe, così come di norma avviene nell’intera penisola per tutti gli altri campi dell’imprenditoria. Quindi è assurdo proporre la gestione del CCR da parte di qualcuno di diverso dalla SAP. Ciò però non toglie che la SAP, chiamata a gestire la difficile situazione Vittoriese, possa decidere di affidare la costituzione e la gestione delle MACRO-RACCOLTE ad un’eventuale cooperativa. Questo perché non bisogna dimenticare che la SAP ha degli obblighi verso il Comune di Vittoria, tra i quali il raggiungimento del 25% di raccolta differenziata.

Appena possibile, quindi, il Direttore per la SAP di Vittoria proporrà la possibilità di questa virtuosa collaborazione ai vertici della società, intanto i ragazzi che hanno già contattato Anonimo Vittoriese perché interessati a risollevare le sorti ecologiche  della città si adopereranno per porre le basi dell’eventuale servizio che dovranno svolgere.

Comunque resta sempre il problema dei troppi rifiuti che vengono prodotti e del loro necessario e costosissimo smaltimento. Un argine a questa deriva di monnezza potrebbe essere l’apertura del Centro di Compostaggio, di cui la città è provvista da anni ma che, nel disinteresse generale, non ha mai funzionato. Un altro potrebbe essere la disincentivazione all’acquisto di stoviglie usa e getta (piatti, bicchieri e posate di plastica, teglie in alluminio ecc…), inasprendo i prezzi, come fanno già nelle Nazioni più civili d’Europa. Un altro ancora potrebbe essere l’obbligo del vuoto a rendere, soprattutto per i contenitori in vetro.

Ovviamente le ultime due soluzioni proposte sottendono ad una regolamentazione nazionale, quindi di poca competenza di un gruppo cittadino come Anonimo Vittoriese, ma il Centro di Compostaggio e il suo avvio sono di pertinenza del Comune e dei suoi amministratori, pertanto il nostro interesse, da adesso, si volgerà anche a questo.”