Raccolta differenziata, Ragusa migliora ed è già oltre l’obiettivo Ue 2030

Nel 2023 in Italia la raccolta differenziata è arrivata al 66,6%, con percentuali del 73,4% al Nord, del 62,3% al Centro e del 58,9% al Sud. E’ quanto emerge dall’ultima edizione del Rapporto Rifiuti Urbani dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), presentato oggi a Roma. E se sul podio c’è Bologna, che arriva a quasi al 73%, prima città con popolazione superiore ai 200.000 abitanti a superare l’obiettivo Ue del 65% entro il 2030, anche Ragusa migliora la percentuale dello scorso anno, passando dal 68,1 al 68,3%.
Il Mezzogiorno ha mostrato negli ultimi anni la crescita maggiore della raccolta differenziata, tanto che lo scostamento tra Nord e Sud si è ridotto di 4,5 punti e tra Centro e Sud di 3,8. 

Il dettaglio

Scorrendo il rapporto di 341 pagine, si scopre che Ragusa nel 2023 ha fatto registrare sia un aumento della produzione di rifiuti urbani, da 132.604 a 132.813 tonnellate, che un aumento della raccolta della differenziata, da 90.275 a 90.669 tonnellate, risultato che attesta il 68,3% . In Sicilia fa meglio solo Trapani, al 78%, mentre Siracusa è ultima con il 52,7%. La media dell’Isola è ancora lontana dall’obiettivo Ue, 55,2%, nonostante una diminuzione della produzione pro capite di rifiuti urbani, da 458,3 chilogrammi del 2022 ai 449,2 Kg dello scorso anno.

Il capoluogo di provincia più virtuoso nella raccolta differenziata è Treviso con l’89,1%.

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