Con riferimento all’articolo pubblicato in data 12 gennaio 2017 sul quotidiano “La Sicilia”, edizione di Ragusa, dal titolo “Marina di Acate – chilometri di costa sotto sequestro”, considerato che dalle dichiarazioni del sindaco di Acate, almeno per come riportato dall’articolo, viene fatta intravedere una responsabilità della nostra ditta per una pretesa mancata raccolta dei rifiuti in zona, riteniamo indispensabile, a tutela del nostro buon nome, precisare quanto segue sia al Comune di Acate che agli organi di stampa, con preghiera di pubblicazione della nostra posizione. Non è esatto che il Comune di Acate sia in regola con i pagamenti del servizio di Rsu: è vero piuttosto il contrario perché ad oggi il Comune di Acate è moroso di ben 21 mensilità a partire dal marzo del 2015 per un ammontare di oltre un milione e mezzo di euro. Ciò nonostante, la ditta Busso, con un enorme sacrificio economico, è venuta incontro sia ai cittadini di Acate, non interrompendo il servizio, sia ai dipendenti che sono stati sempre retribuiti e sono in arretrato di appena due mensilità a fronte delle 21 di cui è moroso il Comune di Acate. Per quanto riguarda la rimozione delle discariche abusive, la nostra ditta è già intervenuta gratuitamente una prima volta nel giugno del 2016 procedendo alla rimozione di una discarica abusiva e trasportando i rifiuti presso il centro di Motta S. Anastasia che, però, si è rifiutata di ricevere il materiale in quanto si trattava di rifiuti bruciati e di vario altro genere.
A fronte della relativa comunicazione da noi effettuata al Comune, lo stesso ha dato incarico di smaltire il materiale in questione alla impresa alla quale nel maggio del 2016 è stato affidato il servizio di spazzamento meccanico, manuale e di scerbature compreso il servizio domenicale e gli spazi fiera, tutti servizi in precedenza da noi svolti e che ci sono stati revocati. Ne consegue che la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti di cui all’articolo in questione non sono di competenza della ditta Busso bensì dell’impresa sopra citata.
In proposito segnaliamo che sarebbe opportuno che il Comune si desse carico di verificare (possibilmente chiedendo le bollette di pesature delle piattaforme in cui i rifiuti sono scaricati) le modalità con cui l’impresa sopra citata effettua lo smaltimento.
Da ultimo precisiamo che il servizio di raccolta differenziata avviato da dicembre del 2015, e di cui il sindaco rivendica il merito, viene effettuato mediante il personale, i mezzi e il materiale (bidoncini e quant’altro) che la nostra ditta ha acquistato e che ha messo a disposizione del Comune di Acate per effettuare lo stesso servizio senza che a tutt’oggi il costo sia stato rifuso. E’ quindi assolutamente ingiusto e fuorviante attribuire all’impresa Busso le disfunzioni e le problematiche denunciate nell’articolo in questione. Abbiamo già inviato una lettera al Comune di Acate chiedendo di prendere atto dei contenuti della nota in questione.