Raddoppio Ragusa-Catania l’Anas: «Possiamo farla senza i privati»

Il raddoppio della Ragusa – Catania? Non sono necessari i privati. Sembrerebbero andare in questa direzione le dichiarazioni rilasciate ieri in Sicilia dal presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani al quotidiano La Sicilia che oggi pubblica in prima pagina la notizia. E se il ministro Delrio, presente ad un sopralluogo a Caltanissetta ha dichiarato che «Il governo nazionale ha scommesso sulla Sicilia, prevedendo la realizzazione di opere pubbliche destinate a collegamenti autostradali imponenti, che, tra non molto tempo, potranno essere utilizzate e creeranno oltre che sviluppo anche numerose opportunità di lavoro», il presidente dell’Anas, Armani, ha confermato che l’azienda nazionale autostrade è seriamente interessata anche a realizzare i lavori riguardanti il raddoppio della Catania-Ragusa, opera per la quale ha già consumato tutti i passaggi burocratici il progetto di finanza avanzato da un consorzio di imprese.
«Stiamo studiando il progetto – ha detto ieri Armani – anche perché a nostro avviso senza un soggetto credibile come Anas la realizzazione di questa importante arteria stradale risulta impossibile». Sempre in tema ipotetico il presidente dell’Anas ha anche parlato del Ponte sullo Stretto di Messina: «Sino ad oggi è sempre stato detto che non aveva senso realizzare il Ponte sullo Stretto senza la Salerno-Reggio Calabria. Adesso l’autostrada è stata completata e viene utilizzata, quindi se si vuole fare uscire dall’isolamento la Sicilia bisogna fare il Ponte sullo Stretto anche per evitare che la ferrovia resti una cosa interna alla regione. E qui si potrà capire cosa si vuole veramente fare con l’alta velocità in Sicilia: non ha infatti senso pensare di fare il ponte se poi nell’isola i treni continueranno a muoversi così come accade adesso». Ribadendo che attualmente «La Sicilia è un grande cantiere», il ministro Graziano Delrio e il presidente dell’Anas nel corso dell’incontro di ieri hanno parlato delle altre opere avviate e prossime alle definizione, e dei lavori che (per 900 milioni di euro) sono previsti per il rifacimento dei viadotti dell’autostrada e dei cordoli dell’autostrada Palermo-Catania.
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