Ragusa-Catania, siamo alla farsa. Rimandata la discussione alla prossima riunione. Ci sentiamo presi in giro

“Oggi si è svolta una nuova riunione del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, a distanza di pochi giorni dallultima. Nel corso di questi due incontri siamo riusciti a sbloccare diverse opere fondamentali per lo sviluppo del Paese, liberando 28 miliardi di euro per nuovi investimenti infrastrutturali e soprattutto per la manutenzione delle nostre strade e ferrovie, con grande attenzione al Sud. Stiamo facendo il massimo per accelerare lavvio di quanti più cantieri possibili”. Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Come promesso ripartono i lavori per il completamento dellautostrada Asti-Cuneo, dove insieme al ministro Toninelli mi ero recato lo scorso marzo. Stiamo parlando di unopera la cui concessione risale a trentanni fa. Unaltra infrastruttura strategica, attesa da molti anni, è il collegamento viario tra Ragusa e Catania: anche in questo caso, grazie allimpegno del Mit e di Anas, abbiamo fatto un grande passo in avanti che ci porterà alla prossima riunione del Cipe, di inizio settembre, alla definizione del cronoprogramma e degli aspetti finanziari per far partire i cantieri. Abbiamo trovato una soluzione anche per accelerare i lavori dellalta velocità Verona-Vicenza. Si tratta di opere che si aggiungono alle tante altre sbloccate in questi giorni, da Nord a Sud”.

 

E’ scritto in politichese, ma il senso della dichiarazione, per quanto infiocchettata dai “grandi passi avanti” e dalle “infrastrutture strategiche” e “dall’attenzione per il sud” è il seguente: ancora una volta, viene rimandata la discussione per il finanziamento della Ragusa-Catania.

A questo punto, ci sentiamo realmente presi in giro perchè se si sono liberati 28 miliardi di euro di nuovi investimenti e ripartiranno anche i lavori per la Asti-Cuneo, che certamente non è un’arteria viaria del sud,  non si riesce veramente a capire quale sia il grande passo avanti per la Ragusa-Catania, visto che la sua discussione è stata rimandata alla prossima riunione del Cipe. Ma, soprattutto, ci premono due domande: dov’è il finanziamento? Quali e quanti sono questi fondi?

Siamo al grottesco.

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