Ragusa-Catania,le imprese chiedono lo stop: “Gara d’appalto in perdita”

E’ di nuovo a rischio l’appalto della Ragusa-Catania. Stavolta il motivo è l’aumento del caro materiali. La notizia è stata anticipata dal quotidiano digitale “Enti locali & Edilizia’ del Sole 24 Ore”: un gruppo di imprese aderenti all’Ance, oltre alla stessa associazione, hanno impugnato il maxi appalto stradale da 940 milioni mandato in gara dall’Anas per il completamento di alcune tratte della Ragusa-Catania.

Le imprese chiedono al giudice la sospensiva urgente del bando pubblicato lo scorso 30 marzo, vista la scadenza ravvicinata della gara (12 maggio). Secondo i ricorrenti, si tratta di un appalto in perdita, i cui valori a base d’asta dei singoli lotti sono sottodimensionati di oltre il 40% a causa di listini prezzi che l’Anas ha preso a riferimento, i quali sarebbero appunto lontanissimi dai valori reali.

L’appalto dunque rischia ora lo stop. Ad avviare il contenzioso sono state imprese di varie parti d’Italia, alcune molto note, a cominciare dal colosso nazionale, Webuild. Tra i ricorrenti ci sono anche la Pizzarotti di Parma e l’impresa Ghella di Roma. In tutto 18 operatori economici, tra imprese e consorzi, oltre alla stessa Ance, che ha deciso la linea della “tolleranza zero” sui bandi con prezzi inadeguati.
Non sarà questo il preludio all’ennesimo stop alla Ragusa-Catania?

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