Cronaca

Ragusa dice addio a Giovanni “Ninto” Occhipinti

“Giovannino è un giusto che è stato accolto nel luogo di Dio”. Con queste parole il parroco della Cattedrale San Giovanni Battista di Ragusa, don Giuseppe Burrafato, ha sottolineato uno dei momenti della messa in suffragio di Giovanni “Ninto” Occhipinti, il 45enne ragusano, docente alla Sorbona di Parigi, morto il 23 dicembre a seguito di un incidente stradale che si è verificato nei pressi di Vizzini, sulla Ragusa – Catania.

Giovannino, come in tanti lo continuavano a chiamare nonostante la sua straordinaria carriera di fisico e ricercatore, è rimasto nel cuore di tutti per la sua allegria, il suo modo di scherzare e sorridere, di non prendersi mai troppo sul serio.

Un lato della sua personalità unita alla grande serietà nel suo lavoro, nelle ricerche e nell’insegnamento a Parigi dove tra colleghi e studenti ha lasciato un grande vuoto. Tantissimi i parenti e gli amici presenti al funerale per ricordare un uomo dalle grandi virtù e dalla grande umanità, premiato anche in ambito locale dai “Ragusani nel mondo” e più volte insignito di riconoscimenti dalla comunità scientifica mondiale.

Lavorava allo studio di una tecnica per la prevenzione degli tsunami. Un obiettivo che resta, con i risultati finora raggiunti, in eredità alla comunità scientifica.

Commoventi fino alle lacrime i messaggi di tanti amici che hanno parlato al termine della cerimonia. Tra loro anche alcune persone giunte da Parigi. Poi un gruppo d’archi ha suonato per l’ultimo saluto all’uscita del feretro dalla chiesa. Tra i brani anche Amarcord, uno dei suoi preferiti.

Foto: Salvo Bracchitta