Ragusa dice no al circo con animali selvatici ed esotici. Approvata mozione di D’Asta

E’ stata approvata in aula la mozione presentata dal consigliere comunale Mario D’Asta riguardante il divieto di attendamento dei circhi con animali selvatici ed esotici e l’utilizzo di animali selvatici ed esotici all’interno di fiere, sagre, mostre, esposizioni e manifestazioni. Una mozione che impegna l’amministrazione comunale a bandire, non concedendo autorizzazione per l’attendamento sul territorio cittadino, i circhi, le mostre viaggianti ed ogni forma di spettacolo che preveda l’utilizzo di animali di specie esotiche o selvatiche.

Inoltre, la mozione impegna l’amministrazione comunale ad integrare a mezzo delibera, nel regolamento comunale in materia di animali, nel caso non fossero già presenti, le norme Cites del 2000 (Commercio internazionale di animali e piante in pericolo) e le relative linee guida integrative del 2006, sia inerenti i requisiti minimi per la detenzione in caso di attendamento, che riguardo le specie di cui evitare la detenzione negli spettacoli viaggianti e nei circhi. Ovviamente, il Comune si dovrà attivare per prevedere specifiche sanzioni amministrative per eventuali violazioni e ad emettere apposita ordinanza di divieto di spettacoli che utilizzino animali selvatici ed esotici, in attesa delle modifiche al regolamento comunale.

“Ringrazio i consiglieri comunali che hanno votato la mozione da me presentata – chiarisce D’Asta – per la sensibilità manifestata. In molte città europee, ma anche italiane, si sta iniziando a vietare l’uso degli animali selvatici ed esotici negli spettacoli circensi. Il circo, pur facendo parte del “folclore” , può proseguire la sua storia e i suoi spettacoli con gli artisti circensi (acrobati, giocolieri, clown) senza l’utilizzo di animali selvatici ed esotici, che sono stati portati via dal loro habitat naturale e dal loro paesaggio, e obbligatoriamente e forzatamente addomesticati.

La “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale”, sottoscritta il 15 ottobre 1978 presso la sede dell’Unesco a Parigi, avente lo scopo di fornire un codice etico per sancire i diritti che spettano ad ogni animale, stabilisce che ogni animale ha dei diritti e che il disconoscimento e il disprezzo di questi diritti hanno portato e continuano a portare l’uomo a commettere crimini contro la natura e contro gli animali. Mi auguro che, dopo l’approvazione della mozione, si possa dare al più presto seguito alle previsioni contenute nella stessa. E che si metta ordine in questo settore fornendo le risposte da tutti attese”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it