RAGUSA HA IL TEATRO CHE MERITA?

Se è vero quel che si dice, che il teatro è l’anima di una città, allora Ragusa ha un’anima davvero piccola. Perchè avrà una piccola sala, l’ex-Ideal, che a spese totalmente a carico del Comune (manutenzione, sicurezza, allestimento della sala, spese di funzionamento, assicurazione contro il rischio di incendio e di danni, ecc…) sarà adattata a piccolo teatro. Forse a 100 posti non si arriverà. Non si fa cenno ai camerini nel comunicato stampa del Comune. Speriamo ci siano! Nessuno spazio per orchestra. Nessuno spazio per torre scenica o strutture tecniche. Nessun vero foyer. L’ingresso è da via Cristoforo Colombo, non proprio una via amplissima, quindi i tir delle grandi compagnie non so quanto facilmente arriveranno.

Insomma tutte le obiezioni sollevate dalla giunta Piccitto per dimostrare che è  insufficiente il Teatro della Concordia a svolgere appunto il ruolo di teatro, ora per l’Ideal sono svanite. 

Ma, si obietterà, la spesa che il Comune dovrà sostenere sarà di molto minore. Certo sarebbe accettabile questa osservazione, se non ci fossero già i fondi per realizzare un teatro adeguato alla città. Invece i fondi ci sono, già accantonati da tutte le precedenti amministrazioni. Il Sindaco Piccitto, però, ha deciso che per il momento resteranno bloccati, così ha affermato nei giorni scorsi, in attesa di varianti al Piano Particolareggiato, per poi scegliere quale destinazione dare al Teatro della Concordia e quale tipo di restauro effettuare. Ricordiamo che in ogni caso sono fondi vincolati dalla legge 61/81 ad essere usati per il centro storico. È saggio tenere ferme quelle somme e non deciderne l’uso, avviando presto lavori pubblici che darebbero lavoro a una pluralità di operai e altre figure lavorative? È saggio non utilizzarle per dotare la città di un teatro vero? 

C’è chi sostiene che con la cultura non si mangia. C’è chi sostiene il contrario. Di certo un teatro dà nutrimento alla mente e al cuore di una città. Ma la scelta del Sindaco e dei suoi Assessori temo non darà nè l’uno nè l’altro risultato,  perchè con il ricavato di non più di 100 biglietti, guadagno è difficile prevederne. E in una saletta buona per convegni non molto affollati, difficilmente si potranno rappresentare importanti opere.

Chissà se i ragusani saranno felici ora che potranno andare al teatrino di Ragusa a vedere qualche piccola compagnia con piccoli scenari, piccole strumentazioni tecniche, recitare piccoli drammi!  Forse sì, perchè il “grande” dramma tanto la città lo vive tutti i giorni!