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Ragusa: la processione per le vie del centro chiude i festeggiamenti della Madonna del Rosario

Una festa molto partecipata, più degli altri anni. Di certo, il modo migliore per celebrare i cento anni della dedicazione della parrocchia del Santissimo Ecce Homo che sorge nel cuore del centro storico superiore di Ragusa. Si è tenuta ieri, infatti, la fase conclusiva dei festeggiamenti in onore della Madonna del Rosario. In serata, la santa messa presieduta dal parroco, il sacerdote Giovanni Bruno Battaglia e, dopo il Salve Regina, la solenne uscita della processione con l’antico e venerato simulacro della Vergine Santissima. Proprio in questa fase si è tenuto lo scenografico e giulivo omaggio alla Madonna con il grido osannante dei portatori, gli applausi dei fedeli, il lancio di volantini multicolori, il suono festoso delle campane e lo sparo di mortaretti. Quindi ha preso il via la processione vera e propria lungo le principali strade parrocchiali accompagnata dal corpo bandistico Risveglio kamarinense di Santa Croce Camerina. In piazza Solferino, quindi, lo spettacolo pirotecnico e, a seguire, il rientro della processione con il simulacro portato a spalla dai devoti.

Subito dopo il rito del “Sub tuum praesidium”, il devoto saluto di congedo alla Vergine santissima da parte dei fedeli e dei portatori. Dopo il rientro, è stato rinnovato l’appuntamento con una nuova edizione della festa per il 2020. Occorre aggiungere che in mattinata c’era stata l’ormai ricorrente tradizione del Risveglio mariano, vale a dire il comitato dei festeggiamenti, i devoti e il corpo bandistico avevano percorso le numerose viuzze del quartiere per annunciare ai residenti il giorno di festa. E’ stata avviata anche la raccolta di offerte per la festa e di generi alimentari per i bisognosi della parrocchia. La risposta è risultata molto consistente a mettere in rilievo il fatto che quando si parla di garantire supporto a chi ha bisogno i ragusani si adoperano sempre al meglio. Anche quest’anno, poi, è stata portata in processione una “varicedda”, cioè un piccolo simulacro, creato dai piccoli, che si rifà a quello più grande, proprio durante le varie fasi del Risveglio mariano. In più, sabato pomeriggio, altro momento molto significativo, quello della presenza e della contestuale grande sfilata del gruppo sbandieratori “Associazione Casa Normanna – Rione Vecchia Matrice” di Motta Sant’Anastasia che hanno calamitato l’attenzione dei presenti. La loro performance si è poi conclusa con un’esibizione in piazza Solferino. La festa, dunque, caratterizzata quest’anno da una serie di appuntamenti di ampio respiro, si è chiusa in maniera partecipata a dimostrazione di come la consistente partecipazione dei presenti sia il frutto di un’attenzione che, nel corso degli anni, è progressivamente cresciuta.