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Ragusa: le celebrazioni per San Giovanni Battista, continuano i festeggiamenti

La novena in cattedrale per San Giovanni Battista, Santo Patrono della città e della Diocesi di Ragusa, continua con momenti di grande partecipazione e devozione. Ieri, in occasione del cinquantatreesimo anniversario di sacerdozio di Don Franco Boncoraglio, è stata celebrata una messa speciale. Durante la celebrazione, una coppia di ragusani ha festeggiato i loro 50 anni di matrimonio, unendo così la loro gioia personale alla solennità religiosa. La serata si è conclusa con l’ingresso del braccio reliquiario di San Giovanni Battista nel monastero delle monache di clausura.

Giovedì 22 agosto, alle ore 7:45, la reliquia del braccio di San Giovanni Battista sarà portata al monastero di Santa Teresa di Gesù delle Carmelitane Scalze, dove si terrà una celebrazione eucaristica. In serata, alle ore 19:00, la celebrazione eucaristica sarà presieduta da Don Luigi Dquattro.

Domani, venerdì 23 agosto, alle ore 9:00, la reliquia sarà traslata nella parrocchia di Santa Maria di Porto Salvo a Marina di Ragusa. Qui si terrà un momento di preghiera con gli anziani della casa di riposo “Casa Donna Maruzzeda” delle suore del Sacro Cuore, e delle strutture “Villa Felice” e “NK Marina”, situate nel quartiere della parrocchia. La giornata culminerà con la celebrazione eucaristica delle ore 19:00, presieduta da Don Corrado Garozzo.

Sabato 24 agosto, alle ore 9:00, la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal Can. Sac. Giorgio Occhipinti, responsabile dell’assistenza spirituale dell’Ospedale San Giovanni Paolo II. Dopo la messa, la reliquia di San Giovanni Battista sarà traslata negli ospedali Maria Paternò Arezzo e San Giovanni Paolo II, dove sarà presentata ai malati di vari reparti. La giornata si concluderà alle ore 19:00 con una celebrazione eucaristica presieduta da Don Mario Modica.

Questi momenti di preghiera e celebrazione continuano a unire la comunità ragusana, rafforzando la devozione verso il Santo Patrono in preparazione delle festività che si avvicinano.

Il messaggio del vescovo di Ragusa

“Come cattolici, in questo orizzonte, non possiamo accontentarci di una fede marginale, o privata. Ciò significa non tanto di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico. Abbiamo qualcosa da dire, ma non per difendere privilegi. No. Dobbiamo essere voce, voce che denuncia e che propone in una società spesso afona e dove troppi non hanno voce. Tanti, tanti non hanno voce. Tanti. Questo è l’amore politico, che non si accontenta di curare gli effetti ma cerca di affrontare le cause. Questo è l’amore politico. E’ una forma di carità che permette alla politica di essere all’altezza delle sue responsabilità e di uscire dalle polarizzazioni, queste polarizzazioni che immiseriscono e non aiutano a capire e affrontare le sfide”. E’ un passaggio del discorso di Papa Francesco a Trieste che il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, ha scelto di pubblicare in occasione della presentazione alla comunità dei festeggiamenti a San Giovanni Battista, patrono principale di Ragusa, facendo riferimento all’edizione 2024 quella in corso di svolgimento. “E’ dunque il momento di prendere coraggio – afferma mons. La Placa – e, sull’esempio di San Giovanni Battista, diventare capaci di dire parole affascinanti, di intessere relazioni significative, di alimentare in modo costante il dialogo orientato alla realizzazione del bene comune, di dare voce a chi non ce l’ha. Ci aiuti il nostro santo patrono a testimoniare, nella ricerca delle verità umane, la Verità del Dio che è venuto a salvarci nel suo Figlio e che si nasconde nelle pieghe della quotidianità; l’unica Verità per cui, come il Battista ci ha dimostrato, vale la pena vivere e, se necessario, anche morire”.

Foto: Salvo Bracchitta