RAGUSA MANIFESTA CONTRO LA CRISI FINANZIARIA

I Sindaci dei Comuni Iblei e i Segretari generali dei Sindacati hanno manifestano venerdì  contro la crisi economica finanziaria dei comuni in provincia di Ragusa. La manifestazione è constata di due momenti: uno istituzionale con la firma di un protocollo d’intesa nella sede della Prefettura di Ragusa e l’altro eminentemente sindacale con l’assemblea provinciale dei dipendenti degli enti locali nella sala Auditorium della Camera di Commercio.

I segretari generali di CGIL, Giovanni Avola, di Cisl, Enzo Romeo e della UIL, Giorgio Bandiera, i sindaci dei comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Pozzallo, Ragusa, S. Croce Camerina, Scicli e Vittoria alla presenza di Sua Ecc. il Prefetto di Ragusa, Dott.ssa Giovanna Cagliostro, hanno posto la loro firma su un documento, nel quale si pone la necessità di un consolidamento dei bilanci con risorse proprie, attesi i tagli che Regione Sicilia e Governo hanno operato nei trasferimenti a favore dei Comuni. 

Si impone, così, la necessità che nei documenti economici finanziari venga inserita prioritaria la somma da appostare per  spese del personale e gestione dei servizi. Naturalmente il Prefetto si pone come garante di questo accordo che comprende, per i comuni firmatari, la istituzione di un tavolo tecnico-politico avente ad oggetto la politica delle entrate e delle uscite con numeri e capitoli certi. Il protocollo d’intesa sarà, dunque, “la stella polare” per le amministrazioni che si accingono ad adottare i bilanci di previsione per l’anno in corso. 

In contrasto con il coro positivo di commenti, a proposito di questa manifestazione, Giorgio Iabichella, Segretario Provinciale Fials – Confsal Enti ed Autonomie locali, che sottolinea che non si tratta di uno sciopero generale, nè di una mobilitazione dei lavoratori e dei sindacati provinciali e regionali, ma solo  un’occasione per parlare di politica. 

La Fials (Funzione Pubblica della Confsal), dunque, si dissocia, ritenendo “inadeguata e inutile” detta assemblea tenuta all’interno della Camera di Commercio. Inoltre si ritiene che l’istituzione di quel tavolo tecnico-politico, proposto dalla triplice, potrebbe esser considerato, dai consiglieri comunali di tutti i Comuni, come “un’offesa  che li destituisce dal ruolo istituzionale che gli è stato affidato direttamente dai cittadini. Il Sindacato deve continuare  a mantenere il proprio ruolo di controllore esterno dei conti dei Comuni”.

Altro sindacato “assente” a tale forma di protesta l’UGL, perchè è stata ritenuta un’azione “troppo blanda” per delle motivazioni forti che vedono coinvolti tutti i settori, produttivi e non, del nostro Territorio. La proposta, infatti, che a suo tempo fu avanzata dalla UGL era quella di coinvolgere tutti gli Stati Generali della Provincia di Ragusa  e la contestuale proclamazione dello sciopero generale di tutte le categorie. La decisione di svolgere questa forma di protesta con un’assemblea alla Camera di Commercio, non si identifica, dunque, con lo spirito del segnale di forte protesta indicato da subito dalla UGL.