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Ragusa Pride si farà a fine giugno e 1 luglio. Cassì: “Evento sano e partecipato”. Ci sarà la parata.

Tornerà anche quest’anno Ragusa Pride, l’appuntamento promosso per la promozione dei diritti delle persone lgbtqia+ contro i soprusi e la discriminazione. Dopo il successo dello scorso anno, nel capoluogo torneranno varie iniziative e la parata finale che si svolgerà nuovamente a Marina di Ragusa.

Incontro propedeutico al Comune

Lunedì pomeriggio, in Sala Giunta, il sindaco Peppe Cassì, insieme all’assessore alle Pari Opportunità, Eugenia Spata; all’assessore alla Cultura, Clorinda Arezzo; e al delegato alle Politiche giovanili, Simone Digrandi; ha incontrato le rappresentanti e i rappresentanti di Agedo Ragusa, Arcigay Ragusa, Katastolé Prospettive e UAAR Ragusa per la pianificazione del Ragusa Pride 2023, che si svolgerà nelle giornate del 29, 30 giugno e 1 luglio 2023 tra Ragusa Centro e Marina di Ragusa.

Il sindaco Cassì: “Evento sano”

“Come lo scorso anno – ha dichiarato il sindaco Peppe Cassì – in cui il Ragusa Pride ha dimostrato di essere un sano e partecipato momento di confronto e di approfondimento su temi spesso trattati solo superficialmente, il programma del Ragusa Pride 2023 prevederà la partecipazione di personalità della cultura, del mondo scientifico e dell’arte per dare vita ad eventi culturali, momenti conviviali aperti e incontri nel segno di una comunità viva e attiva quale è la nostra”.

Il punto di vista degli organizzatori

“Dopo il grande successo dell’anno scorso non potevamo fermarci” hanno affermato le rappresentanti e i rappresentanti di Agedo, Arcigay, Katastolé Prospettive e UAAR, a loro volta sostenuti da diverse associazioni. 

“Anche perché il Ragusa Pride non è un evento delle associazioni che lo organizzano, ma appartiene alla comunità LGBTQIA+, alla società civile, al territorio.

Il Ragusa Pride vuole essere la voce di chi non ha voce, la voce di chi, in solitudine, non riesce a farsi sentire, la voce di chi attende risposte da un mondo politico che non vuol vedere o sentire, e che talvolta ancora oggi pensa alle diversità e alla comunità LGBTQIA+ come minoranze da ‘gestire’ o peggio da escludere.

Vogliamo il riconoscimento del diritto di ognuna e di ognuno di essere quel che è e vogliamo rivendicare questi diritti ad alta voce. Ecco perché il Ragusa Pride tornerà anche quest’anno”.