Prenderà il via il prossimo 23 marzo il corso d’arte culinaria alla Scuola Nosco, con sede nell’Antico Convento dei Cappuccini, nel cuore di una vera e propria oasi naturale nel Sud Est della Sicilia. Si tratta del decimo corso che la prestigiosa scuola di formazione per professionisti della ristorazione avvia facendo seguito alle numerose richieste di iscrizione da varie parti d’Italia. Articolata l’offerta didattica che si struttura in tre mesi di lezioni teorico-pratiche e tre mesi di stage formativo presso le proprie strutture convenzionate con sede in tutto il territorio nazionale.
Nei tre mesi residenziali gli allievi potranno seguire le lezioni dal lunedì al venerdì nell’aula didattica, mentre nel servizio serale e il fine settimana avranno la possibilità di fare tirocinio nel ristorante Cenobio facente parte della struttura al fine di poter agli allievi dimettere in pratica sin da subito ed in modo efficace quanto assimilato con la teoria. Le lezioni residenziali sono suddivise in 40 moduli di studio per una durata complessiva di 1200 ore (di cui 520 ore di lezioni teorico pratiche e 680 di stage formativo) che abbracciano diversi argomenti, da quello enogastronomico a quello dell’agrifood, con attenzione specifica al territorio. A fine corso è previsto un esame finale, valutato da una commissione esterna che rilascerà ad esame superato l’attestato di Tecnico agroalimentare d’arte culinaria.
“Gli allievi hanno la possibilità di effettuare dei tirocini formativi all’interno del nostro Ristorante già durante le lezioni residenziali. Quest’ultimo è un aspetto importante nella formazione di un professionista perché dà la possibilità di essere sin da subito seguito oltre che nello studio anche nella pratica professionale – dichiara lo chef Giovanni Galesi, direttore didattico della scuola-. Inoltre, l’attenzione verso la conoscenza profonda delle materie prime e delle reti di aziende che concorrono alla loro produzione e trasformazione, è un elemento imprescindibile del percorso formativo che qui attuiamo: gli allievi hanno la possibilità di approfondire quanto appreso attraverso visite e tasting nelle aziende, confrontandosi con gli esperti di produzione; a ciò si aggiungono lezioni frontali con tecnici di analisi sensoriale, moduli sulla comunicazione enogastronomica, lezioni di Genius Loci con chef provenienti da tutto il territorio nazionale”.
Novità di quest’anno è la possibilità di iscriversi al Corso di Alta Cucina così come agli altri corsi attivati alla Scuola Nosco beneficiando di un prestito d’impiego che sarà concesso dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa. Grazie ad una convenzione siglata con l’istituto bancario, gli allievi in possesso di particolari requisiti, potranno usufruire del finanziamento erogato dalla BAPR per il pagamento della quota d’iscrizione e la frequenza dei Corsi.
“Si tratta di un esclusivo metodo di pagamento agevolato e personalizzato per chi vuole investire sul proprio futuro attraverso un percorso formativo professionalizzante, pagando in base alle proprie possibilità ed esigenze– spiega il dott. Giuseppe Barone, direttore della scuola -. Tutto ciò ha una notevole valenza sociale. Il nostro obiettivo del resto è quello di poter dare la possibilità a coloro i quali lo vogliono di perseguire il proprio sogno di accedere ai nostri corsi e aiutarli a concretizzare il loro desiderio di affermarsi in un settore che ha tanto bisogno di profili qualificati e motivati. Lo studente potrà iniziare a rimborsare, con piccole rate mensili e con un tasso agevolato e fisso, le quote della retta una volta che avrà avuto la possibilità di inserirsi professionalmente in una struttura ristorativa o turistico/alberghiera in generale”.
La Scuola
La Scuola d’Arte Culinaria Nosco ha aperto i battenti con il primo Corso di Alta Cucina nel 2013 a seguito di un ambizioso progetto fortemente voluto dall’allora vescovo di Ragusa, Monsignor Paolo Urso. Il progetto scuola fu in seguito arricchito dal ristorante Cenobio e da un albergo di 16 camere utilizzando tutti gli spazi dell’Antico Convento dei Frati Cappuccini risalente ai primi del 1600. La Scuola è dotata di una Cucina Didattica composta da 16 postazioni indipendenti adeguatamente attrezzate, di un’aula multimediale e di una biblioteca per le lezioni teoriche frontali con esperti e di un orto didattico che si affaccia sulla vallata dove scorre il fiume Irminio.