Ancora un episodio di violenza dentro i recinti dell’Amiu. Anche questo episodio, bestiale e feroce, è stato mantenuto nel silenzio dell’omertà per più di un mese. Solo dopo la denuncia dell’interessato è venuto alla luce, e ciò a significare che la regola prima all’Amiu è diventata la minaccia, la violenza. Così è avvenuto con l’episodio dell’invalido, spacciato in tv come semplice(!) aggressione a un disabile. In questa nuova vicenda, accaduta il Lunedi di San Giovanni, per quaranta giorni i testimoni dei fatti hanno taciuto, sono stati omertosi. E’ possibile che Presidente e Direttore non abbiano saputo niente? Come è possibile una cosa del genere? Siamo di fronte a una forma di squadrismo interno all’Amiu? In ogni caso, appare risibile l’invito di Nicosia rivolto a chi già non poteva non sapere, il Direttore e il Presidente primi fra tutti, di ricercare i responsabili. A questo, deve pensarci la Polizia, perché siamo in presenza di reati e di gravi eventuali omissioni. Lui ha il dovere intanto di sospendere o cacciare via per manifesta omertosa incompetenza il Direttore e il Presidente: questi non sanno mai niente, di niente, per niente. Responsabili al Comune di Vittoria non ce ne sono più, per la qualunque situazione. Nicosia scarica e passa oltre. Non vedono, non sentono, non parlano. Per questo devono essere allontanati. Con questa gestione la violenza e le aggressioni squadristiche sono entrate nella quotidianità dell’Amiu, con pestaggi clamorosi, intimidazioni, a cui seguono puntualmente depistaggi cumpaffiati. E’ una farsa, nauseante e devastante che va segnalata alla pubblica opinione, e sulla quale Nicosia deve intervenire.