Sono pressapoco novecentomila euro (suddivisi nei 3 anni del prossimo triennio) gli stanziamenti della legge di stabilità 2015 per ‘finanziamento interventi in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo’.
Confermate, quindi, le somme previste dalla legislazione per questi ‘capitoli’. 309.000,00 per il 2015 e 310.000,00 sia per il 2016 che per il 2017.
Leggiamo anche la ripartizione: 40% in quote di pari entità tra le Regioni sulla base dell’attivazione della banca dati regionale dell’anagrafe canina in riferimento alla consultabilità per via telematica. Per la Regione Trentino Alto Adige, la ripartizione delle quote spettanti sarà attribuita, per un pari importo, alle province autonome di Trento e Bolzano ——– 30% tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in base alla consistenza della popolazione dei cani e dei gatti con riferimento al numero di ingressi nei canili sanitari e nei gattili ———30% tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in base alla popolazione umana.
e ancora:
Le Regioni e le Province autonome devono individuare, nell’ambito della programmazione regionale, le priorità di intervento elaborando il piano operativo di prevenzione del randagismo. Nella programmazione devono dare, come previsto dalla legge finanziaria 2007, priorità ai piani di controllo delle nascite destinando una quota non inferiore al 60% delle risorse alle sterilizzazioni, dove necessario, ovvero ad altre iniziative intese a prevenire il fenomeno del randagismo.
…numeri, cifre, percentuali che andranno confrontati anche con i risultati ottenuti che saranno sicuramente disponibili alla fine di quest’ultimo triennio, vale a dire ad inizio 2015. Discussione rimandata, quindi, a tale data con la speranza di trovare cifre numericamente rassicuranti sulla auspicata diminuzione del fenomeno randagismo.