RANDELLO, LA SPIAGGIA CHIAMA, IL SINDACO NON RISPONDE

Scaduto il tempo delle firme, è tempo di risposte.

Ora, subito, adesso, a stagione in corso.

L’area di Randello, per la terza estate consecutiva, è oggetto di attività che ne turbano l’integrità e ne mettono a repentaglio la pubblica fruibilità.

Sbarre e cemento da una parte, stabilimento balneare con sdraio e ombrelloni rossi  dall’altra parte.

Nonostante le ripetute e reiterate richieste di chiarimenti al Sindaco di Ragusa, corredate da una massiccia raccolta firme, il popolo della spiaggia continua a non avere nessuna nuova.

La questione è delicata, oggi più di ieri, in ballo c’è il presente ed il futuro di Randello. Un’area su cui stentano a placarsi molteplici appetiti privati e la cui libera fruibilità ed accessibilità è costantemente sotto attacco.

Attacchi fino a questo momento contrastati da un numero crescente di persone, che ha fatto spontaneamente fronte comune in spiaggia, diventando comunità ed avendo in testa il solo obiettivo di salvaguardare la natura libera ed incontaminata di Randello. Adesso basta, vogliamo chiarezza.

Ci sono centinaia di firme e dietro ogni firma c’è una persona, che merita rispetto e non va frustrata la sua legittima esigenza di sapere.

Dispiace rilevare che il primo cittadino stia perdendo un’occasione per dimostrare di essere il sindaco di tutti.

Non si può trattare con indifferenza istituzionale una battaglia a difesa del territorio così partecipata. Saremo pure dei signor nessuno, ma un po’ di rispetto non guasta mai.

Speriamo presto di poterla ringraziare per un’educata quanto dovuta (per il ruolo di amministratore che ricopre) risposta.

In attesa che ciò accada, non ci stancheremo mai di difendere, anche da soli, la nostra spiaggia, un bene comune di inestimabile valore che, per la carica che lei riveste, dovrebbe essere il primo a salvaguardare e custodire gelosamente.