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RECCA DICE LA SUA SULLA TASSA DI SOGGIORNO
08 Set 2011 14:22
La tassa di soggiorno è una questione lungamente affrontata in questi giorni. Dopo l’approvazione da parte della città di Catania anche a Ragusa si è posto il problema. Sebbene un NO deciso sia arrivato dalla Confesercenti c’è chi la pensa in modo diverso.
Infatti Antonino Recca, Presidente del Comitato provinciale dell’Unione Nazionale della Pro Loco e della Pro Loco Ragusa, sostiene che la tassa di soggiorno possa solo portare a delle ottime conseguenze per il turismo ibleo. “Se il Comune deciderà di applicare la tassa di soggiorno, e me lo auguro, i turisti che verranno a dormire a Ragusa daranno un contributo per tenerla più pulita e viva culturalmente. Sarebbe dunque – continua Recca – esclusivamente destinata ad interventi a favore del turismo, degli alberghi e del cittadino”.
Si tratta quindi di un espediente irrisorio per chi paga(solo un euro al giorno), ma che però potrebbe dare una scossa al nostro turismo e alla crescita culturale della città. Infatti con i tagli al bilancio comunale destinato alla fruizione dei beni culturali e al turismo la tassa di soggiorno sembra essere un’ottima soluzione per il miglioramento del nostro comprensorio comunale.
Quindi tanti pro e nessun contro secondo Recca: “L’applicazione di questo contributo non ha mai scoraggiato nessun turista a venire a visitare i luoghi che desidera godere, soprattutto se sa che potrà fruire di uffici d’informazione, piantine, guide turistiche, musei e Chiese aperte alle visite, trasporti efficienti e pulizia”.
Tuttavia però occorre fare chiarezza sulla questione in modo che né cittadini né turisti si sentano danneggiati da questo tributo. “Deve essere chiaro come reinvestire i denari che arriveranno al Comune ed evitare che vengano distratti su altro capitoli che nulla hanno a che fare con un corretto e armonioso sviluppo dell’economia. Anche io – conclude Recca – andrò dal Sindaco Di Pasquale, ma per sollecitare il provvedimento e metterci così al passo di tanti altri paesi che hanno fatto del turismo la loro principale fonte di reddito”.
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