Nell’ ultimo Direttivo il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso, ha affrontato e discusso l’argomento “Referendum Costituzionale” e dopo aver vagliato le ragioni del SI e le ragioni del NO, è pronto ad informare la cittadinanza sulla propria posizione.
Tra i principali motivi di opposizione alla riforma sostenuta dal governo spiccano il mancato superamento del bicameralismo, la mancata riduzione dei costi della politica, la mancanza di semplificazione e l’eccessiva concentrazione del potere in capo al governo.
Già la nuova legge elettorale, l’Italicum è la negazione della democrazia. La riforma prospettata è una sorta di adeguamento dell’assetto istituzionale all’ordine neoliberista, dove le istituzioni e le prerogative parlamentari rappresentano un ostacolo al manovratore di turno. Bisogna interrogarsi su come vengono tradotti i voti in seggi”. L’ Italicum potrebbe avere effetti nefasti: “Un partito del 30% al primo turno, con il 60% di persone che si recano alle urne, va al ballottaggio, l’elettorato diminuisce ancora e questo partito prendendo un voto in più sull’altro si trova ad avere il controllo assoluto del parlamento”. Insomma, “l’Italicum aggrava e non elimina gli elementi di incostituzionalità già presenti nel porcellum e questo rappresenta un problema per la qualità della nostra democrazia: controllo del parlamento, scelta dei componenti di nomina parlamentare e della corte costituzionale, elezione del presidente della repubblica. Insomma, salta l’architrave delle democrazie occidentali, la divisione dei poteri. Secondo il laboratorio occorre creare antidoti ai poteri forti anche attraverso l’impegno per il NO e la vittoria al referendum di dicembre, perché questo rappresenterebbe un ammonimento alla politica invitandola ad operare nell’interesse comune e ad attuare la Costituzione che già c’è.
Risultano fondamentale, secondo il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso la diffusione e la conoscenza del tema oggetto del referendum, troppo spesso poco obiettiva e palesemente di parte. Nosi tratta dunque di una così decantata riforma, quanto piuttosto di una “deforma”,
Non si riformano in un sol colpo ben 47 articoli della Costituzione Italiana, in particolare in una stagione dove le disuguaglianze di ogni tipo in special modo quelle relative al tessuto sociale, si acuiscono; un impianto come quello prospettato dalla riforma costituzionale oggetto del referendum confermativo di dicembre, non è altro che “la veste istituzionale del liberismo visto in economia”. Ancora una volta il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso sostiene con forza il coraggio e la passione di una scelta che pone i diritti dei cittadini come fulcro e piattaforma di un Paese libero e democratico. Diritti da tutelare e salvaguardare dinanzi ad una politica opportunistica e clientelare,
Motivo per cui considera il referendum un’ opportunità utile e costruttiva per coadiuvare e riunire, anche trasversalmente alle singole ideologie, le forze associative, cittadine e di volontariato, che vorranno impegnarsi per un NO a tutela della democrazia per le nuove e future generazioni.