Nuova energia per l’amministrazione della Regione Siciliana: stamattina, presso la sede dell’assessorato regionale alla Funzione pubblica, 246 nuovi dipendenti hanno firmato il contratto di lavoro a tempo indeterminato. Alla cerimonia erano presenti la dirigente generale Carmen Madonia e il presidente della Regione Renato Schifani, che ha sottolineato l’importanza di questo momento storico.
I nuovi ingressi, resi possibili grazie all’accordo del 2023 tra il governo regionale e l’esecutivo nazionale, comprendono: 134 funzionari destinati agli assessorati regionali; 96 istruttori che lavoreranno nei Centri per l’impiego; 11 stabilizzati provenienti dal Fondo Coesione; 4 centralinisti non vedenti.
Questi nuovi posti di lavoro segnano una svolta per la pubblica amministrazione siciliana, grazie anche al risanamento dei conti pubblici portato avanti dal governo Schifani. L’aumento delle entrate tributarie e la quasi totale eliminazione del disavanzo hanno consentito lo sblocco dei concorsi e lo scorrimento delle graduatorie.
Il presidente Schifani, intervenendo alla cerimonia, ha dichiarato: “Oggi è una giornata importante, non solo per voi, ma anche per la Regione. La vostra assunzione è una vera iniezione di nuova linfa per la pubblica amministrazione. Conto sul vostro impegno per contribuire alla modernizzazione e all’efficienza del nostro sistema amministrativo. Grazie al lavoro svolto per risanare i conti pubblici, abbiamo raggiunto questo traguardo. La Sicilia è oggi la regione con la crescita economica più rapida in Italia, secondo i dati della Banca d’Italia e Svimez. Da oggi, anche voi farete parte di questo percorso di miglioramento.”
L’assessore regionale alla Funzione pubblica, Andrea Messina, ha aggiunto: “Queste assunzioni sono un passo fondamentale per garantire servizi più efficienti e di qualità ai cittadini siciliani. Finalmente torniamo ad assumere, dopo anni di stasi, e questo avrà un impatto positivo sulla comunità. Proseguiremo anche nel 2024 con nuovi concorsi per colmare i vuoti lasciati dai numerosi pensionamenti degli ultimi anni. Investire nel capitale umano è la chiave per costruire una pubblica amministrazione moderna e dinamica.”