E’ un tratto di spiaggia dove si affacciano decine e decine di abitazioni, tutte di villeggiatura. E’ qui che si interviene ogni anno con lavori di manutenzione e restauro legati a doppio mandato ad uno smaltimento adeguato degli inerti che, epperò, illegittimamente non viene rispettato. Gioca parecchio su questi lavori il fenomeno che si registra nei mesi invernali quando il vento “muove” la sabbia lasciando che venga in superficie quanto di…brutto è seppellito in essa e nelle dune in particolare o che viene “abbandonato” per risparmiare sui costi di smaltimento degli inerti. La denuncia arriva dal Comitato Micenci che ha accertato su tre diverse aree, tutte adiacenti l’una all’altra, la zona in cui si presenta il fenomeno che inficia la bellezza delle dune e della spiaggia stessa.
“La prima tra via Lido e il Fosso di guardia, la seconda al Palo rosso e la terza tra il Palo bianco e lo stabilimento balneare Aziz, per una superficie non superiore ai 7.000 metri quadrati – sottolinea Laura Maccioni per il Comitato Micenci – tutte le aree da ripulire si trovano sulle dune o in prossimità di esse. Per la bonifica si può ricorrere all’intervento di pulizia straordinaria, da effettuare entro il mese di marzo con rimozione dei rifiuti mediante l’utilizzo di mezzi meccanici, previsto dal capitolato d’appalto sui rifiuti. In questo caso una pulispiaggia provvista di vaglio. Si potrebbe utilizzare una BeachTech 2000 come quella in uso in altri comuni costieri della provincia di Ragusa. E’ una macchina che opera su sabbia asciutta fino a 30 cm di profondità e con una resa di 20.000 metri quadrati l’ora. Un intervento di qualche ora al massimo”.
“Il comune di Scicli si candida alla Bandiera Blu. Al punto 15 dei criteri internazionali obbligatori per ottenere il riconoscimento della Bandiera Blu si prevede che la spiaggia sia pulita e questo criterio rientra fra quelli imperativi non derogabili – prosegue la nota diramata dal Comitato Micenci – oltre alla pulizia però i cordoni vanno protetti perché costituiscono allo stesso tempo una protezione per gli ambienti di retrospiaggia e un accumulo di sabbia in grado di alimentare la spiaggia e quindi di contrastare gli effetti dell’erosione. Per questi motivi l’eventuale pulizia della spiaggia di ponente va eseguita a mano senza abbattere le dune che si formano come invece avvenuto in maniera impropria quest’anno”. E sarebbe opportuno soprattutto vigilare sui lavori edili che vengano effettuati nelle case con affaccio sul cordone dunale e fare capire ai proprietari ed alle ditte edili incaricate degli interventi che avere un’abitazione con vista sul mare è una…fortuna. Non è cosa di tutti e non bisogna strafare.