Riccardo Santamaria è il nuovo presidente regionale di Sos Impresa. La sua elezione è avvenuta ieri a Palermo durante l’assemblea ordinaria di Sos Impresa Sicilia Associazione Antiracket ed Antiusura, organismo promosso da Confesercenti nel 1993 per essere a totale sostegno delle imprese e degli imprenditori in difficoltà. L’elezione di Santamaria è avvenuta alla presenza di Lino Busà, presidente nazionale di Sos Impresa e con il totale supporto dei vari delegati siciliani. Santamaria è un noto imprenditorie di Vittoria, in provincia di Ragusa, e assieme a lui è stato nominato un nuovo gruppo dirigente. “E’ significativo che parta da Palermo – ha dichiarato Lino Busà, presidente nazionale di Sos Impresa – il progetto di riorganizzazione di Sos Impresa che riguarderà tutto il territorio italiano”. Un rinnovato impegno anche da parte di Santamaria, da anni in prima linea nella lotta contro il racket e l’usura. “Ringrazio quanti mi hanno accordato la loro fiducia – dichiara Riccardo Santamaria – e confido nella collaborazione e nel sostegno di tutti per organizzare e rilanciare l’iniziativa di Sos Impresa Sicilia, finalizzata a liberare le imprese siciliane dai condizionamenti mafiosi a partire dal racket e dall’usura”. L’elezione di Santamaria è avvenuta alla presenza anche dei vertici regionali di Confesercenti. Parole di elogio sono arrivate da Salvatore Curatolo, direttore regionale di Confesercenti che ha sottolineato “l’impegno del nuovo presidente regionale di Sos Impresa già nell’ambito della realtà ragusana e della Sicilia Sud Orientale”. Un auspicio per una profonda e convinta collaborazione è arrivata da Giovanni Felice, presidente regionale di Confesercenti: “Con Santamaria andremo sicuramente a potenziare la collaborazioe tra Confesercenti e Sos Impresa in modo da sviluppare una maggiore cultura della legalità anche presso i nostri associati, continuando a lavorare e a sperare in una Sicilia libera dai condizionamenti”. Santamaria è un noto imprenditore del ragusano, già alla ribalta in provincia di Ragusa e in Sicilia per essersi opposto al racket delle estorsioni negli anni bui del ’90, subendo ben cinque incendi nella propria azienda e un attentato alla persona. La sua ferrea opposizione al racket ha sicuramente rappresentato per molti imprenditori un esempio da seguire. Partecipa alla costituzione dell’associazione antiracket Città di Vittoria nel ottobre 1999 e dal 2000 ne assume la presidenza facendosi anche promotore di nuove ipotesi normative a favore di chi ha subito danni. Da anni è componente nazionale della federazione antiracket, figura carismatica, simbolo nella lotta per la legalità.